Esoneri per i collaboratori del dirigente, dal prossimo anno si cambia modalità, dal 2016/17 sarà necessario prevederli nel POF. Una possibile interpretazione, supportata dalla lettura del DDL.
Se, infatti, si leggesse soltanto la relazione tecnica del ddl elaborata al Senato, si potrebbe erroneamente pensare che non ci saranno più esoneri e semiesoneri per i collaboratori dei dirigenti. Così non è ed è meglio chiarire.
Infatti, la Relazione tecnica del senato ricorda che il docente può individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica. Questa scelta, però, non deve comportare nuovi o maggiori oneri, pertanto, “a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 non è più prevista la possibilità per i professori collaboratori del dirigente scolastico di ottenere l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento.”
Così sarebbe per chi non ha una visione d’insieme. Infatti, il testo del DDL concede al dirigente di chiedere i collaboratori in relazione all’organico dell’autonomia che sarà il frutto di un Piano dell’Offerta formativa che avrà inizio nel 2016.
In pratica, i dirigenti chiederanno agli USR un tot numero di docenti da utilizzare nelle cattedre, un tot numero per il sostegno, altri per il funzionamento e così via.
L’assenza di oneri per lo Stato, in rispetto della legge finanziaria che elimina i gli esoneri, dipende dal fatto che il saldo finale non dovrà prevedere docenti in più rispetto a quelli programmati. Saranno le scuole a decidere come utilizzarli, magari sacrificando il potenziamento o altre attività.
Riprova ne è l’Articolo 8 comma 7, che recita: “Per l’anno scolastico 2015/2016 l’organico dell’autonomia comprende l’organico di diritto, l’adeguamento della dotazione organica alla situazione di fatto ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 e i posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni…”
Va da se che la necessità di specificare per l’anno 2015/16 una categoria all’interno dell’organico funzionale di posti per “l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni…” deriva dal fatto che il POF triennale dove decidere l’organico funzionale partirà dal 2016/17, a meno di cambiamenti al Senato.
Le modalità in cui avverranno gli incarichi potrebbero essere molteplici e probabilmente molto sarà lasciato all’autonomia scolastica, con docenti che potrebbero lavorare interamente su incarichi legati al funzionamento o misti (funzionamento e cattedra).
Ciò significa che i docenti individuati dal dirigente entreranno in una categoria specifica dell’organico funzionale, distinta dai posti ordinari, da quelli di sostegno e del potenziamento.
La garanzia del non aumento degli oneri per lo stato dipende dal fatto che il calcolo dei docenti rientrerà sempre nello stanziamento messo a disposizione. Sarà il dirigente a decidere quanti docenti dovranno rientrare in questo o quel settore dell’organico.