Il rilancio economico è possibile. Anci Puglia, Ance Bari e Bat e Ance Foggia, questa mattina hanno sottoscritto due protocolli d’intesa per avviare iniziative congiunte finalizzate al monitoraggio delle risorse finanziarie disponibili per gli investimenti dei Comuni e alla soluzione delle criticità procedurali e burocratiche che ne ritardano la cantierizzazione.
Per la Puglia, nella programmazione 2014-20120, tra fondi strutturali europei e risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione, sono previsti circa 12 miliardi di euro di investimenti. Dopo 7 anni di crisi del settore delle costruzioni e di calo degli investimenti degli enti locali occorre invertire la tendenza attraverso un nuovo percorso di ripresa, in cui tutti gli attori possano lavorare per riproporre una moderna stagione di opportunità.
“Ritengo importante e necessaria questa azione sinergica – dichiara il presidente di Anci Puglia Paolo Perrone che continua: “Il confronto permanente tra Comuni e imprese costruttrici, può dare impulso al rilancio del sistema economico-produttivo pugliese. Oltre 12 miliardi di euro di fondi strutturali rappresentano una straordinaria opportunità per i nostri territori. Le città sono al centro della ripresa produttiva e del recupero di inclusione sociale; l’emergenza scolastica, il dissesto idrogeologico, l’emergenza abitativa, la rigenerazione delle aree degradate e la riqualificazione edilizia, rappresentano priorità strategiche per la sicurezza delle nostre comunità e per la crescita economica”.
“I Comuni – continua Perrone – possono e devono essere protagonisti della ripresa socio-economica, ma resta fondamentale l’esclusione dei cofinanziamenti locali dal patto di stabilità. E’ comunque importante fare rete, lavorare insieme per migliorare la capacità progettuale, servono progetti attrattivi e innovativi in grado di coniugare le risorse alle esigenze dei territori, per assicurare una proficua ricaduta sulle economie locali. Anci Puglia – conclude – è disponibile ad ogni iniziativa tesa a programmare la nuova progettualità socio-economica nei territori, sollecitando i sindaci verso un nuovo percorso rivolto alla qualità e alla sostenibilità degli interventi e alla semplificazione amministrativa”.