scrutinissL’Autorità di Garanzia “Nessun blocco degli scrutini per gli esami di terza media, maturità e abilitazioni professionali in segno di protesta contro la riforma della scuola del Governo Renzi.”

 

In una nota l’Autorità precisa che nei prossimi giorni si deciderà per quanto riguarda gli scrutini delle classi intermedie.

 

L’Autorità, si legge in una nota, “ha ricevuto, da parte delle sigle sindacali Unicobas, Cobas e Usb, le proclamazioni di due giorni di sciopero, da effettuarsi successivamente alla chiusura delle scuole. I predetti sindacati, conformandosi a quanto già dichiarato dall’Autorità, con riferimento all’articolo 3, lettera g, dall’Accordo sulla scuola del 1999, hanno esplicitamente escluso ogni forma di blocco degli scrutini per i cicli terminali del percorso scolastico (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”.

 

Per quanto riguarda invece le astensioni dagli scrutini delle classi intermedie, l’Autorità di garanzia “si riserva di decidere nei prossimi giorni, poiché sta valutando complessivamente le proclamazioni di sciopero, che stanno via via pervenendo, allo scopo di evitare che l’attuazione delle astensioni, possa produrre, in concreto, una violazione della normativa”.

 

Ricordiamo che i Cobas hanno indetto la protesta relativa agli scrutini con blocco di tutte le attività della scuola per i due giorni successivi al termine delle lezioni (data che varia in ogni regione).

 

Intanto anche i sindacati stanno pensando ad altre forme di protesta

 

Da domani – ha dichiarato Pantaleo, presente alla manifestazione a Montecitorio, in concomitanza con l’approvazione alla Camera del DDL Scuola – bisogna aprire le scuole, attraverso occupazioni simboliche, a un dibattito pubblico con le famiglie, gli enti locali, gli insegnanti. Penso che sarà necessaria una ulteriore giornata di mobilitazione nazionale”.

 

Un’altra proposta è quella di un’ora di sciopero durante l’iter di approvazione del testo in Senato.

 

In merito a questa iniziativa, lunedì saranno sentiti dal Ministro Giannini, ma oggi i segretari dei sindacati Flc-Cgil, Cisl-scuola, Uil-scuola, Gilda e Snals si incontreranno per mettere a punto nuove forme di protesta.

 

Tra le più gettonate, uno sciopero di un’ora in concomitanza con l’approvazione del provvedimento in Senato. Le proteste probabilmente non si fermeranno a questa iniziativa. La Gilda ha già fatto sapere di essere disponibile anche ad uno sciopero di due giorni in concomitanza con gli scrutini.

 

Ricordiamo che oggi è previsto il voto finale alla Camera per l’approvazione del testo, quindi si passerà al Senato dove i sindacati sono possibilisti su modifiche che accolgano le loro istanze.

 

Tra le richieste dei sindacati, un piano pluriennale che coinvolga i docenti della II fascia GI, il rinnovo del contratto e limitazioni ai poteri dei dirigenti.

 

Su questo punto, ieri, si è spesa anche il Segretario generale della CISL che ha chiaramente affermato che è necessario modificare le norme sulla figura del preside manager, fugando qualsiasi dubbio di apertura verso l’aumento di poteri del dirigente che nei giorni scorsi hanno visto il sindacato al centro di un fuoco incrociato.