FMIAl termine della loro missione in Italia gli ispettori di Washington annunciano che “c’è una ripresa in vista”: Pil a +0,7% nel 2015 e a +1,2% nel 2016. I prestiti alle piccole e medie imprese continuano però a essere “scarsi e costosi”.

 

“C’è una ripresa in vista e per questo abbiamo rivisto al rialzo le nostre stime sull’economia italiana, con un Pil a +0,7% nel 2015 e a +1,2% nel 2016. Per l’ anno in corso lo  abbiamo fatto alla luce dei risultati del primo trimestre migliori delle nostre attese, mentre per il prossimo anno siamo ancora piuttosto prudenti perché vogliamo vedere in che misura ci sarà la ripresa degli investimenti”.

 

Lo ha annunvciato Petya Koeva Brooks, capo missione dell’ Fmi, illustrando il rapporto annuale sull’economia italiana. Sei i punti nella ricetta del Fondo: accelerare accantonamenti e svalutazioni, migliorare ulteriormente il regime delle insolvenze, rimettere in moto il mercato delle sofferenze, favorire la ristrutturazione o il fallimento delle pmi in difficoltà, promuovere fonti alternative di finanziamento, rendere più efficiente l’uso dei collaterali.

 

E proprio a proposito di pmi, il Fondo sottolinea che Il settore del credito in Italia resta in difficoltà e i prestiti alle piccole e medie imprese sono “scarsi e costosi, aziende e banche italiane hanno pagato un pesante dazio alla protratta fase di recessione”.

 

Per questo, affermano gli ispettori di Washington al termine della loro missione in Italia, “una strategia ad ampio raggio per rafforzare i bilanci di banche e aziende sosterrebbe la ripresa” e “libererebbe risorse per nuove prestiti alle imprese e ai settori produttivi”.