corpo-forestaleSecondo Federconsumatori, l’accorpamento della Forestale alla Polizia di Stato rappresenta un’operazione estremamente rischiosa, oltre che insensata.

 

Rischiosa perché si tratta di un corpo altamente specializzato, le cui competenze e capacità potrebbero andare disperse a causa dell’accorpamento.

 

Insensata perché, tra l’altro, con la massima probabilità tale accorpamento non porterà al risparmio sperato.

 

Educazione ambientale, tutela del territorio, prevenzione anti-incendio, ricerca scientifica e lotta alle agromafie: tutti ambiti estremamente rilevanti di competenza di tale Corpo, che negli anni ha operato egregiamente, accumulando conoscenze ed esperienza.

 

“In un Paese come il nostro, dove l’elemento ambientale e paesaggistico rappresenta un patrimonio inestimabile, abolire il Corpo adibito alla sua tutela è una vera assurdità.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

 

Per questo Federconsumatori chiede al Governo di fare un passo indietro: non è l’accorpamento la strada giusta, bensì un efficientamento ed un maggiore coordinamento tra le diverse Forze dell’Ordine.

 

Anche Legambiente lancia l’allarme contro lo smembramento del Corpo Forestale.

 

“Grazie alla capacità investigativa, alle competenze e al radicamento sul territorio del Corpo Forestale dello Stato negli ultimi anni, molti passi avanti sono stati fatti nella lotta alle ecomafie ma non solo. Il più diffuso corpo di polizia specializzato nella tutela dell’ambiente e del paesaggio ha un ruolo fondamentale nel contrastare tutte le forme di illegalità e minaccia del territorio: dagli incendi boschivi al dissesto idrogeologico, dall’abusivismo edilizio in aree interne allo smaltimento illegale di rifiuti, dai reati contro gli ecosistemi naturali e le specie protette fino agli illeciti in campo agroalimentare”.

 

Questa la dichiarazione del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, che questa mattina a Roma ha partecipato al sit-in delle associazioni contro il progetto di mero accorpamento delle forze di polizia.

 

“Appare poi francamente contraddittorio – ha concluso Cogliati Dezza – che nel momento in cui il Parlamento si accinge finalmente ad approvare il Ddl che introduce i delitti ambientali nel codice penale, il Governo decida di smantellare uno dei principali strumenti di contrasto degli ecoreati”.