spesometro 3La scadenza per l’invio dello spesometro è fissata al 30 aprile per tutti i contribuenti o cambia in relazione alla periodicità della liquidazione Iva?

 

Gianpietro Valarini

 

I contribuenti che effettuano la liquidazione ai fini Iva con periodicità mensile trasmettono la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (“spesometro”) entro il 10 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento; gli altri soggetti, entro il 20 aprile. L’omessa trasmissione della comunicazione (o l’invio della stessa con dati incompleti o non corrispondenti al vero) comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da un minimo di 258 a un massimo di 2.065 euro.

 

La scadenza del 30 aprile riguarda invece gli operatori finanziari tenuti a comunicare gli acquisti di importo pari o superiore a 3.600 euro effettuati da consumatori finali con carta di credito, di debito o prepagata.

 

Viene impropriamente chiamato Spesometro una delle comunicazioni che i soggetti passivi d’IVA devono presentare annualmente all’Agenzia delle entrate.

 

Lo Spesometro ha lo scopo di limitare l’evasione fiscale in ambito IVA. A partire dal 2013 è ufficialmente denominato “Comunicazione Polivalente” poiché il tracciato record da inviare all’Agenzia delle Entrate è stato unificato ad altre dichiarazioni, ad esempio la comunicazione di acquisti da paesi in Black-List.

 

Lo Spesometro è un provvedimento fiscale italiano che non trova corrispondenze in altri paesi.