Pesano ancora poco sul tessuto imprenditoriale ma sono in crescita e davanti hanno un enorme potenziale da sfruttare: sono le startup innovative guidate da donne. Un piccolo esercito composto da quasi 400 imprese metà delle quali si sta facendo strada soprattutto nella produzione di software, nella ricerca e sviluppo e nei servizi di ICT.

Solo lo scorso anno questa “business community” è aumentata del 50,6%, ma resta di gran lunga meno popolata di quella dei colleghi uomini. E’ “rosa”, infatti, solo il 12,4% delle oltre 3.200 startup innovative, contro il 21,5% delle aziende complessive italiane. Quasi 3 startupper donna su 4 scelgono di operare sotto forma di società a responsabilità limitata e, per dare avvio alla propria impresa, il 77% delle neo imprenditrici ha investito nel capitale un valore non superiore ai 10mila euro. Il Nord ovest, con Milano in testa, è al top per una grande numerosità delle nuove imprese innovative condotte da donne (30,2%), seguito dal Mezzogiorno (24,4) e dal Centro (23,6%). Mentre il Nord est è il fanalino di coda dell’innovazione al femminile (21,9%).

E’ quanto emerge dalla fotografia scattata a fine gennaio 2015 da Unioncamere su dati Infocamere.

Il dinamismo delle startupper donna ci conferma che le iniziative messe a punto dal Governo per stimolare la nascita di nuove imprese innovative stanno andando nella giusta direzione”. E’ questo il commento del presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, che aggiunge “ora però occorre diffondere il più possibile la conoscenza di queste opportunità tra le aspiranti imprenditrici affinché sempre più idee “smart” declinate al femminile possano dare vita a nuove realtà imprenditoriali. In questo senso le Camere di commercio, anche attraverso la rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile, possono essere uno strumento prezioso sul territorio per mettere a fattor comune gli strumenti a disposizione per far nascere e crescere la propria impresa accompagnandone il cammino”.

 

 

FONTE: Unioncamere

 

 

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