I contenuti del nuovo bando Isi 2014, che porta a oltre un miliardo i fondi stanziati a partire dal 2010, sono stati illustrati dal presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nel corso di una conferenza stampa con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Le aziende dovranno presentare i propri progetti entro il 7 maggio
Sono 267 i milioni di euro di incentivi a fondo perduto messi a disposizione del sistema produttivo italiano con il bando Isi 2014 dell’Inail. Si tratta della quinta tranche di un finanziamento complessivo pari a oltre un miliardo di euro, che l’Istituto ha stanziato a partire dal 2010 per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese.
“Un’azione diretta per la prevenzione di infortuni e malattie”. I contenuti del nuovo bando e le modalità di partecipazione alla procedura per l’assegnazione dei fondi sono stati presentati questa mattina a Roma dal presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sede centrale di via IV Novembre, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. “Quello degli incentivi è un progetto importante e non occasionale per la politica economica e del welfare – ha detto De Felice aprendo il suo intervento – Un’azione diretta alla prevenzione di infortuni e malattie professionali che, se ben sfruttata, ha effetti positivi sulla struttura produttiva e sulla crescita”.
“È un investimento ad alto rendimento per la comunità”. Per il presidente dell’Inail il valore politico dell’iniziativa è caratterizzato da alcuni aspetti principali. “Il primo – ha sottolineato – è l’alto rendimento per la comunità degli investimenti in prevenzione. Come documentato dalla Banca Mondiale nel suo report 2014, infatti, il risparmio che deriva da ogni dollaro investito nella tutela della qualità dei luoghi di lavoro è pari a 3,27 dollari alla voce cure mediche e a 2,73 dollari alla voce assenteismo”. A conclusioni simili è arrivata anche l’Associazione internazionale di sicurezza sociale (Issa), che ha misurato il ritorno economico degli investimenti in prevenzione con l’indice ROP (Return on prevention), che “risulta essere pari a 2,2, quindi ben superiore al 100%”.
“Con OT24 e Fipit è parte di una strategia articolata”. “Gli interventi finalizzati alla prevenzione, e che realizzano miglioramenti nei macchinari e nei processi organizzativi – ha aggiunto De Felice – sono anche strumenti di crescita, perché contribuiscono ad aumentare l’efficienza e la produttività”. Non si tratta, inoltre, di un’iniziativa isolata, perché “il bando Isi è parte di un’articolata strategia di prevenzione, fondata sulle tecniche degli incentivi, coordinata con altre azioni incentivanti”. A questo proposito il presidente dell’Istituto ha ricordato lo sconto sui premi Inail per interventi di prevenzione aggiuntivi rispetto a quelli previsti per legge (OT24), che a partire dal 2009 è stato pari a circa 1,2 miliardi di euro, e il bando a graduatoria Fipit (Finanziamenti alle imprese per progetti di innovazione tecnologica), per cui sono stati stanziati 30 milioni di euro a sostegno delle piccole e micro imprese.
“Raggiunto l’obiettivo della destinazione dei fondi”. “L’esperienza del bando Isi – ha spiegato De Felice – sta rispondendo agli indirizzi del quadro strategico dell’Unione europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014-2020, pubblicato lo scorso giugno. In particolare per quanto riguarda l’importanza di potenziare le politiche di prevenzione e di mirarle verso le microimprese e le piccole imprese”. La conferma è nel numero dei progetti ammessi ai finanziamenti, che “sono passati dai circa 1.100 del 2010 ai 3.047 del 2013”, e nella crescita del coinvolgimento delle piccole e microimprese. “I progetti ammessi presentati da imprese fino a 10 dipendenti nel 2010 erano il 49% e nel 2013 il 61% – ha precisato a questo proposito il presidente dell’Inail – Nel 2013 l’82% dei progetti erano di aziende fino a 20 dipendenti, mentre solo il 6% erano di imprese con più di 50 dipendenti. Quindi l’obiettivo della destinazione dei fondi si può dire raggiunto”.
“Anche le statistiche sono una misura di prevenzione”. Ora si tratta di “avviare una valutazione attenta degli esiti dei progetti, per misurare l’efficacia degli interventi finanziati ed eventualmente calibrare meglio le azioni future – ha aggiunto De Felice – A questo scopo ci servono i dati, che sull’esito dei primi bandi cominciamo ad avere, e la statistica. In un lontano Congresso internazionale degli infortuni sul lavoro, che si svolse a Parigi nel 1889, si disse che le statistiche degli infortuni possono considerarsi anch’esse come vere misure di prevenzione. Aiutati dalle nuove tecnologie e dalle tecniche dell’open data stiamo lavorando su questa linea e con questa convinzione”.
Aggiornato il sistema di attribuzione dei punteggi. I contenuti del bando Isi 2014 ricalcano quelli del bando precedente. In considerazione del persistere della difficile congiuntura economica, è stata mantenuta, in particolare, la maggiorazione al 65% della copertura dei costi di ogni progetto ammesso al finanziamento, per un importo compreso tra un minimo di cinquemila e un massimo di 130mila euro. Il limite minimo non è previsto, però, per le imprese che impiegano fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. È stata confermata, inoltre, anche la possibilità di cumulare il contributo Inail con i benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, come quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea, mentre per valorizzare i progetti migliori è stato aggiornato il sistema di attribuzione dei punteggi, per renderli facilmente associabili a ciascun intervento previsto.
Le tappe della procedura. A partire da oggi, le imprese che intendono partecipare alla procedura per l’assegnazione degli incentivi stanziati con il bando Isi 2014 – ripartiti in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio – avranno tempo fino al 7 maggio per inserire i propri progetti attraverso la sezione “servizi online” del sito Inail. Dal 12 maggio quelle che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità potranno effettuare il download del codice identificativo che permetterà di individuarle in maniera univoca e che dovrà essere utilizzato al momento dell’inoltro telematico della domanda, nella data e ora di apertura e di chiusura dello sportello informatico che saranno pubblicate sul sito Inail a partire dal 3 giugno. I 267 milioni di euro di finanziamenti saranno assegnati fino a esaurimento, sulla base dell’ordine cronologico di arrivo.
Informazioni e supporto qualificato all’utenza. Oltre alle informazioni pubblicate sul sito Inail, per informazioni e assistenza relative al bando Isi 2014 è possibile contattare il contact center telefonico dell’Istituto ai numeri 803164 (gratuito da telefono fisso) e 06-164164 (a pagamento da mobile). Le imprese collocate in posizione utile per il finanziamento negli elenchi cronologici potranno inoltre avvalersi dell’assistenza delle sedi Inail competenti per territorio.
FONTE: INAIL