I docenti precari che, a seguito del piano di stabilizzazioni previsto da #riformabuonascuola, rimarranno nelle Graduatorie ad Esaurimento, senza ottenere il sospirato ruolo perché in possesso di un’abilitazione cui non corrispondono posti vacanti, potranno continuare a sperare: saranno assunti nei prossimi anni. A meno che non venga rivisto il reclutamento e cancellato il “doppio canale”.
Il decreto legge che porterà diverse decine di migliaia di assunzioni premierà più di tutti i docenti inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento: è infatti pressoché certo che ad essere scelti per l’assunzione saranno tutti coloro che stazionano nelle GaE e sono in possesso di un’abilitazione corrispondente ad un posto vacante.
Certo, dopo l’euforia dei mesi scorsi, durante i quali si era parlato di svuotamento delle Graduatorie ad esaurimento, l’aria sembra che sia cambiata: le GaE, infatti, non si svuoteranno. Ma per chi vi rimarrà, senza ottenere il sospirato ruolo perché in possesso di un’abilitazione all’insegnamento cui non corrispondono posti vacanti, le possibilità di essere comunque assunti in futuro non svaniscono.
Se è vero, infatti, che il Governo assumerà solo i docenti che serviranno a coprire i posti liberi, chi rimane nelle GaE ha comunque diritto a partecipare alle assunzioni dei prossimi anni. A meno che non si metta mano al regolamento, al cosiddetto ‘doppio canale’, che prevede l’immissione in ruolo attingendo per metà dai concorsi e per l’altra metà dalle graduatorie. Certo, la modifica potrebbe arrivare con il nuovo reclutamento, ma considerando che questo “pacchetto” farà parte del decreto di legge delega, nel frattempo la gran parte dei docenti rimasti esclusi quest’anno potrebbero essere assunti nei successivi. Magari, su quell’organico funzionale che prima o poi dovrà pure entrare a regime.
FONTE: Tecnica della Scuola (www.tecnicadellascuola.it)
AUTORE: Alessandro Giuliani