Dall’evento “Digital Trends 2015”, organizzato a Milano da Asseprim, è emersa una certezza: la digitalizzazione è un processo inarrestabile che crea valore e opportunità per le aziende. Il futuro della trasformazione digitale nazionale.
Una sola certezza: la digitalizzazione è un processo inarrestabile che crea valore. Una rivoluzione che dopo aver collegato macchine, processi e persone, connetterà dati e oggetti. Stiamo per vivere la quarta fase dell’evoluzione della Rete, quella di Internet di ogni cosa, quella che ci farà vivere in un mondo completamente digitalizzato. Come e quando accadrà, lo ha raccontato Alberto Degradi, senior manager di Cisco, all’evento “Digital Trends 2015”, firmato Asseprim (l’Associazione Nazionale che rappresenta le aziende di Servizi Professionali), che si è tenuto a Milano il 25 febbraio scorso nella sede della Confcommercio milanese di Corso Venezia.
Le opportunità sono enormi. “Le aziende saranno tutte tecnologiche sia nel modello di business che nell’organizzazione del lavoro, a prescindere dalle dimensione della trasformazione e dal settore merceologico”, ha detto Degradi. “La qualità di vita delle persone migliorerà e sarà tutto più facile e veloce, dal controllo in tempo reale della salute, alla sicurezza, alla salvaguardia dell’ambiente, al risparmio energetico, alla tracciabilità degli alimenti”, ha continuato citando alcuni dati: nel 2020 la popolazione mondiale sarà di 7,6 miliardi di individui, mentre 50 miliardi saranno i device collegati. Questo il prezzo della trasformazione.
Nel 2008 il numero degli abitanti del pianeta e quello degli smart object si equivalevano. Nello scorso millennio per raddoppiare la conoscenza occorreva un secolo di trasformazione. Negli ultimi due anni è stato creato il 90% del totale delle informazioni disponibili. Internet delle cose ci permetterà di produrre ed accedere ad una enorme quantità di dati che abiliteranno una nuova scala di valori, un nuovo sistema di conoscenza e di intelligenza. Senza dubbio la digitalizzazione offrirà affascinanti opportunità. Ma non senza traumi. Nel talk show tra il senior manager di Cisco Italia e i consiglieri Asseprim, coordinatori dei sette settori rappresentati dall’associazione, si è discusso delle questioni che la digitalizzazione ha comportato e comporterà. La resistenza alla modernità delle imprese italiane, per esempio, la violazione della privacy, il controllo dell’autorevolezza e della veridicità delle fonti delle informazioni, la gestione dell’integrazione tra metodi di raccolta e di analisi tradizioni con le attuali frontiere di accessibilità a quantità enormi di dati.
Problemi etici e deontologici. Il dibattito, con la partecipazione del pubblico, ha evidenziato anche come la digitalizzazione non coincida spesso con la felicità, che la tecnologia taglia posti di lavoro e quanto sia ancora indefinita la responsabilità sociale nell’innovazione tecnologica. “La nostra Associazione – ha detto Umberto Bellini, presidente Asseprim – conferma di essere un luogo di incontro e confronto in grado di offrire spunti di riflessione e risposte sulle trasformazioni che ci aspettano; un luogo di innovazione, un aggregatore di energie, di professionalità e di cultura imprenditoriale. E a questo scopo, con il supporto di esperti e di testimonianze autorevoli, continueremo ad organizzare appuntamenti non solo sul’Innovazione Digitale ma anche in tema di Corporate Social Responsibility e Giovani/ Talento e Mondo del Lavoro”.
FONTE: Confcommercio