Ieri, il Ministro Madia ha firmato il Decreto dal titolo: “Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro”.

Ciò permetterà di liberare ulteriore posti per i giovani docenti precari.

Il provvedimento riguarda l’abolizione del trattenimento in servizio, che consentiva ai dipendenti pubblici di continuare a lavorare dopo il raggiungimento dei requisiti per la messa a riposo.

In pratica viene abrogato l’articolo 16 del dl 30 dicembre 1992, n. 503, l’articolo 72, commi 8, 9, 10 del dl 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e l’articolo 9, comma 31, del dl 31 maggio 2010 n. 122.

Il provvedimento riguarda coloro che hanno più di 62 anni di età, con 41,6 anni di anzianità contributiva per le donne e 42,6 per gli uomini.

La notizia è importante soprattutto per i docenti precari iscritti nelle graduatorie che venivano danneggiati dal trattenimento in servizio, anche perché i termini non sempre venivano rispettati.

Inoltre, sul versante piano assunzioni della scuola, il Ministro Giannini ha affermato “Le intenzioni sul piano straordinario di immissioni in ruolo non sono cambiate, il dibattito ci ha consentita di aggiustare il tiro”

Il Sottosegretario Faraone: Noi risolviamo il problema, non ci saranno più precari, dal prossimo anno assunzioni solo per concorso. Annulleremo la supplentite, basta insegnanti meteore, ci vuole continuità.

Il Premier Renzi “Smettiamo di giocare sulla pelle dei precari, abbiamo prodotto più precariato del dovuto. Come prendiamo i 148mila? Le tecnicalità saranno discusse nel nostro provvedimento. Non sarete tutti d’accordo, ma vi garantisco perché abbiamo scelto di intervenire in quel modo.” E ancora “Non si può consentire che gli insegnanti passino i primi anni della loro carriera a perdere entusiasmo per questa professione”.

Confermato il piano straordinario, in molti gioiranno per l’assunzione a tempo indeterminato (seppure non conosciamo ancora i particolari), qualcuno potrebbe rimanere scontento.

Tutti d’accordo però sul fatto che dal 1° settembre 2016 si salirà in cattedra solo per concorso.

E dunque toccherà attendere il 27 febbraio, a meno che in questi giorni gli esponenti del Governo non vogliamo mettere ordine in questo mare di indiscrezioni.

 

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

 

 

 

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