Una circolare del Mise ha esteso al 31 dicembre 2015 il termine ultimo per presentare le fatture di spese sostenute dalle start assegnatarie delle agevolazioni del vecchio bando. Intanto oggi è scattata l’ora X per la nuova edizione della gara gestita da Invitalia.
Parte la nuova edizione di Smart & Start, ma nel frattempo c’è una novità per chi ha partecipato alla prima edizione: avrà più tempo per chiedere il rimborso delle spese sostenute.
L’informazione riguarda tutti coloro che hanno avuto accesso ai finanziamenti della prima edizione del bando pubblico gestito da Invitalia con l’obiettivo di erogare agevolazioni a startup innovative già costituite o ancora in fase embrionale. Partito a settembre 2013, il bando è scaduto il 14 novembre 2014. A differenza del nuovo bando, che concede mutui a tasso zero, in quel caso si trattava di rimborsi a fondo perduto e soltanto per le Regioni del Sud (oggi è esteso a tutta Italia).
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con apposita circolare, ha prorogato il termine ultimo entro il quale deve essere presentato lo stato di avanzamento a saldo: la nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2015.
Le imprese ammesse all’incentivo ottengono infatti il rimborso delle spese di investimento (o gestione) presentando un SAL (Stato Avanzamento Lavori) relativo alla spese effettivamente sostenute: in pratica le fatture. Queste fatture devono essere pari almeno al 20% dell’importo complessivo dell’investimento ammesso. Il termine per la presentazione è stato appunto prorogato alla fine dell’anno. Di conseguenza gli startupper hanno più tempo per presentare richiesta di erogazione delle agevolazioni a Invitalia, richiesta che deve essere necessariamente accompagnata dalla documentazione delle spese effettivamente effettuate dall’impresa.
I tempi di erogazione delle agevolazioni non sono immediati. Per il precedente bando, dal momento in cui il candidato ha saputo di aver vinto il finanziamento all’effettiva erogazione sono trascorsi diversi mesi. “Riusciamo a fare le istruttorie in 60 giorni, poi ci sono i tempi tecnici” ha precisato Domenico Arcuri, Ad di Invitalia.
Il via ufficiale alla presentazione delle candidature per Smart & Start è scattato a settembre 2013, seguito da una scia di polemiche sul malfunzionamento del sistema informatico. Le procedure per l’assegnazione dei finanziamenti sono partite a fine 2013 e ad aprile 2014 Invitalia ha comunicato i nominativi delle prime business ideas che erano riuscite a conquistare le agevolazioni.
A fine giugno, sul sito di Invitalia, sono apparsi i primi cento nomi degli assegnatari delle agevolazioni, che non hanno mancato di suscitare qualche polemica, in particolare per i contributi sotto i 50mila euro assegnati anche a piccole attività commerciali. Invitalia comunque ha tenuto a precisare che solo il 35% delle iniziative presentate ha superato la fase di valutazione ed è arrivato ad ottenere le agevolazioni.
Dal 4 settembre 2013 al 30 settembre 2014 le domande presentate per Smart&Start sono state 1114. Di queste, 991 sono state valutate e 353, appunto, finanziate. Nel dettaglio, il 17% delle iniziative finanziate riguarda attività di valorizzazione della ricerca, il 69% iniziative di economia digitale e il 14% innovazioni di prodotto o di processo.
FONTE: Economy UP (www.economyup.it)