Un gruppo di quattro ricercatori dell’IBP-CNR hanno costituito una start-up innovativa: DETOXIZYMES, che è stata invitata a partecipare al convegno BIOUNIVERSE, organizzato all’Università degli Studi di Napoli Federico II, riscuotendo un buon interesse dei partecipanti.

Il 30 gennaio scorso presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II si è tenuto il convegno BIOtecnolgie Industriali: UNIone tra uniVERsità e impreSE “BIOUNIVERSE” a cui è stata invitata, tra le altre aziende, la start-up innovativa DETOXIZYMES, costituita da quattro ricercatori dell’Istituto di Biochimica delle Proteine (Dr. Giuseppe Manco, Dr. Luigi Mandrich, Dr.ssa Elena Porzio, Dr. Ferdinando Febbraio), da sempre impegnati nello studio delle biotecnologie in ambito applicativo. L’evento ha avuto un interessante risalto che è stato ripreso da “Il Denaro” nell’edizione del 31 gennaio 2015, sintetizzando l’dea dei ricercatori del CNR con uno slogan: “pesticidi si, ma fuori dal piatto!”.

L’idea alla base della start-up DETOXIZYMES prevede lo sviluppo di enzimi innovativi con elevata stabilità per la sicurezza della salute umana e dell’ambiente. La tecnologia proposta si basa sull’impiego di enzimi termostabili derivanti da organismi estremofili per tre impieghi: 1) decontaminazione dei residui di pesticidi da alimenti freschi quali frutta e verdura, 2) detossificazione di stock di pesticidi obsoleti , 3) sviluppo di una formulazione antibiofilm contro alcuni patogeni.

Ricordiamo che circa un terzo della frutta e della verdura che finisce sulle tavole degli italiani presenta tracce di pesticidi. Alcuni campioni poi sono da record, con 6, 7, anche 9 principi chimici presenti contemporaneamente.

 

 

 

FONTE: CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche

 

 

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