A Benevento, insieme a “Informatici senza frontiere”, un corso per dieci invalidi del lavoro per facilitare il pieno accesso alla Rete e una maggiore dimestichezza col computer: un momento di formazione che, attraverso l’apprendimento e l’aggregazione, è finalizzato anche a una maggiore inclusione sociale
Un corso di comunicazione digitale rivolto a un gruppo di invalidi del lavoro. Un aiuto per superare quelle “barriere virtuali” che, spesso, impediscono alle persone con handicap il pieno accesso alla Rete, ai suoi strumenti e alle sue importanti opportunità di dialogare col mondo. E’ questo l’oggetto del protocollo d’intesa che verrà firmato domani, alle ore 12, presso la sede dell’Inail di Benevento, dall’Istituto e dall’associazione “Informatici senza frontiere onlus”.
Per ciascun partecipante 15 ore in aula. L’intesa darà l’avvio, a febbraio, a “Inform@bili – abili con internet”: il progetto prevede 15 ore d’aula e coinvolgerà dieci disabili da lavoro in carico all’equipe multidisciplinare della sede di Benevento dell’Inail, scelti in funzione delle proprie abilità e inclinazioni individuali. Le attività didattiche saranno a cura di Isf, che – tra le proprie finalità – ha la promozione di attività di supporto per colmare il divario digitale e favorire l’inclusione sociale mediante l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’attivazione di specifici percorsi individuali. L’equipe multidisciplinare e il funzionario socio educativo dell’Inail di Benevento seguiranno il gruppo insieme ai tutor di Isf per l’intero periodo di svolgimento del progetto. Ogni partecipante al corso verrà coinvolto – attraverso uno specifico percorso individuale – in un’importante esperienza formativa e personale che gli consentirà di prendere dimestichezza col computer e col suo utilizzo e di migliorare la conoscenza dei sistemi di comunicazione informatica.
Un aiuto per sfruttare appieno le tecnologie. “Spesso gli strumenti informatici non sono sfruttati appieno dagli invalidi del lavoro per la mancanza di giusti stimoli o del supporto di tutor disponibili a percorsi didattici personalizzati – affermano i promotori dell’iniziativa – Il corso sarà, oltre che uno spazio formativo, anche l’occasione per favorire attraverso l’apprendimento collaborativo esperienze aggregative e ricreative, per una maggiore inclusione sociale e relazionale”.
FONTE: INAIL