Legambiente e Libera: “Non temporeggiare oltre”.

“Occorre approvare al più presto il disegno di legge sugli ecoreati nel codice penale. Il rinvio a martedì prossimo non è uno scandalo ma non si vada oltre”.

Così Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente e Enrico Fontana, direttore di Libera, hanno commentato la notizia del rinvio a martedì della votazione al Senato del Ddl sui reati ambientali.

“E’ importante però che in aula al Senato vengano corrette quelle modifiche che hanno peggiorato il Ddl, a partire dalla non punibilità per chi bonifica dopo un caso di reato colposo – hanno continuato i rappresentanti delle due associazioni che hanno promosso l’appello in rete per i reati ambientali subito nel codice penale -. Sappiamo di forti pressioni per peggiorare ulteriormente il disegno di legge approdato in aula e su questo chiediamo ai ministri dell’Ambiente Galletti e della Giustizia Orlando garanzie affinché ciò non avvenga. Chiediamo inoltre, che le ulteriori modifiche che saranno apportate in aula al Senato, vengano concordate con la Camera, cosicché il voto finale sia sostanzialmente un atto formale rapido e indolore”.

Dunque, da martedì 17 febbraio, il DDL per l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale è finalmente in Aula al Senato per l’approvazione in seconda lettura. Da mesi facciamo pressione affinché questo provvedimento diventi legge in tempi brevi: abbiamo mandato centinaia di email ai senatori interessati e abbiamo raccolto oltre 64mila firme su Change.org (www.change.org/legambiente-ecoreati). Sforzi che stanno dando il loro frutto. Ma non vogliamo fermarci qui.

 

 

FONTE: Legambiente

 

 

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