Facciamo il punto sui regolamenti edilizi in Italia per individuare le priorità utili all’urgente riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio nazionale.

Il Decreto Sblocca Italia prevede che Governo, Regioni e autonomie locali in sede di Conferenza unificata approvino uno schema di regolamento edilizio-tipo. La definizione di uno strumento di questo tipo appare di grande interesse per la possibilità di individuare finalmente riferimenti omogenei in materia di innovazione energetica e ambientale, ma anche per semplificare i procedimenti per i diversi interventi.

Con l’obiettivo di avviare un confronto su questa prospettiva Legambiente ha elaborato uno studio che fa il punto sui regolamenti edilizi in Italia – indispensabile per capire la situazione nei diversi Comuni – e sull’evoluzione normativa europea e nazionale in modo da capire la prospettiva verso la quale dovrà andare il regolamento tipo per contribuire alla riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente. Per il resto vengono confermate nella pubblicazione in GU tutte le misure precedentemente prese.

I 3 miliardi e 890 milioni di euro destinati al Fondo Sblocca Cantieri che permetteranno una certa continuità dei lavori già in corso e il perfezionamento degli atti contrattuali che favoriranno l’avvio dei lavori nel 2014. Altra conferma è quella relativa alla deduzione Irpef del 20% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 per acquistare case nuove in classe energetica elevata (A o B) o ristrutturare case esistenti e affittarle a canone concordato per almeno 8 anni.

L’introduzione di un Regolamento Edilizio Unico che sostituirà gli oltre 8 mila regolamenti comunali oggi vigenti. come regolamento-tipo, dovrebbe essere adottato, come già precedentemente detto, da Governo, Regioni ed autonomie locali in Conferenza Unificata.

 

 

FONTE: Legambiente

 

 

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