Il Comune insieme con gli altri capoluoghi, le università di Padova, Venezia e Verona per spingere la digitalizzazione del territorio. Nel progetto anche Confindustria. “Con il partnenariato potremo contare anche sulla finanziabilità dei progetti”.
Il Comune di Verona assieme agli altri comuni capoluogo del Veneto e alle Università di Padova, Venezia e Verona sta lavorando sul tema dell’Agenda digitale per la smart land del Veneto. A livello locale è stato recentemente siglato un accordo con Confindustria e con l’Università di Verona per integrare le rispettive direzioni per lo sviluppo locale e l’europrogettazione. “L’idea di fondo che ha portato il Comune di Verona a farsi da subito parte attiva di queste iniziative è quella di riconoscere al partenariato territoriale il compito di rappresentare al meglio i bisogni territoriali e indirizzare efficacemente le politiche economiche territoriali attraverso progetti specifici – spiegano dal Comune -. Progetti di varia natura (di ricerca e innovazione, infrastrutturali, di sviluppo territoriale, di costituzione di reti ecc.) che si fondono in un insieme di azioni da subito supportate da specifica analisi di finanziabilità”.
In dettaglio, nell’ambito del Por Fesr 2014-2020 la Regione Veneto ha previsto significativi finanziamenti per l’implementazione dell’Agenda digitale regionale. “Si punta al miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie, permettendo l’accesso di un maggior numero di cittadini a informazioni, contenuti, servizi digitali evoluti, anche a beneficio di quei soggetti che altrimenti ne risulterebbero esclusi e stimolando dinamiche di partecipazione attiva della società civile alla vita pubblica”, spiegano ancora dall’amministrazione comunale. Fra gli altri obiettivi c’è anche il sostegno alla competitività delle imprese del territorio, favorendo l’insediamento di nuove imprese innovative, dando nuovo slancio a un’industria manifatturiera basata principalmente su micro, piccole e medie imprese e su relazioni distrettuali, “parallelamente facendo leva sulla diffusione delle tecnologie digitali per introdurre dinamiche innovative nei prodotti e nei servizi così come nei processi produttivi e di business al fine di migliorare la capacità di competere nel mercato globale”. E, ancora, “si mira ad accrescere i livelli di efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione locale, sfruttando l’ Ict quale strumento abilitante per accompagnare il cambiamento in atto all’interno della PA, semplificando il quadro amministrativo e regolamentare e privilegiando la trasparenza a favore di cittadini e imprese”, dicono dal Comune.
“Va rilevato che buona parte dell’implementazione strategica degli obiettivi dell’Agenda digitale del Veneto si realizzerà, nei prossimi anni, nell’ambito dell’Asse 6 del Por/Fesr 2014-2020 Sviluppo Urbano sostenibile. Le iniziative che sul tema verranno implementate, rafforzando le applicazioni delle nuove tecnologie per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion, l’e-culture e l’e-health saranno finalizzate a realizzare nelle più importanti aree urbane del Veneto l’erogazione di servizi di management urbano e di servizi e-government per i cittadini e le imprese tramite la creazione di piattaforme informatiche che permetteranno la gestione dei processi amministrativi interni ad un ente locale o tra enti locali completamente standard e open-source”.
La digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese (Por/Fesr 2014-2020 del Veneto, Asse 6 – OT2, azione 2.2.1) “rappresenta quindi l’ambito concreto prossimo venturo su cui impegnare la nostra amministrazione”. E per massimizzare l’impatto dell’Agenda digitale sulle altre politiche territoriali, il progetto di standardizzazione dei sistemi informativi, proporrà anche l’interoperabilità (Asse 6 – OT2, azione 2.2.2) di sistemi di acquisizione di informazioni da molteplici fonti e di un sistema di correlazione ed analisi, che migliori l’efficacia sia del sistema decisionale che di quello operativo dei comuni capoluogo. Si potranno quindi attivare progetti integrati, orientati a risolvere alcuni dei nodi più importanti, superando gli attuali sistemi di raccolta e analisi dei dati settoriali e non integrati tra diversi soggetti e territori a livello dei principali centri urbani.
FONTE: Agenda Digitale (www.agendadigitale.eu)
AUTORE: Mila Fiordalisi