Nell’UE il settore dell’efficienza energetica ha un potenziale di risparmio energetico ed economico che per il residenziale, secondo gli studi commissionati dalla Commissione europea per l’adozione della Direttiva 2012/27/CE, si aggira attorno al 61%, ma in Italia, dove il patrimonio edilizio è fra i più vecchi, l’efficientamento dell’involucro edilizio potrebbe permettere di conseguire obiettivi ancora più ambiziosi, offrendo al contempo occasione di ripresa economica ad un comparto che è stato tra i più colpiti dalla crisi.

Con il DM 9 gennaio 2015 sono state emanate le “Modalità di funzionamento della cabina di regia” composta da 8 membri, di cui 4 nominati dal MiSE e 4 nominati dal MATTM, tra i cui primi obiettivi, recita la nota del MiSE, è la “rapida attuazione del programma per la riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione centrale per il quale il Governo ha stanziato risorse per 350 milioni di euro per il periodo 2014-2020“, ed è già in corso l’istruttoria dei primi 30 progetti presentati dalle amministrazioni centrali “in risposta alla call chiusa il 15 ottobre 2014“.
Per lo svolgimento delle attività, la cabina di regia “si avvale dell’ENEA e del GSE, nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali, che provvedono a designare, ciascuno, un rappresentante”.

Il Decreto legislativo n. 102/2014 di attuazione nazionale della Direttiva 2012/27/CE, prevedendo misure per il miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori per ridurre del 20% i consumi dell’energia primaria entro il 2020, ha introdotto novità significative per la riqualificazione degli edifici.
In particolare, all’articolo 4 ha previsto l’istituzione di una cabina di regia, composta dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il compito di:
– promuovere l’attuazione coordinata del piano di interventi di medio lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili;
– contribuire al programma per la riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione centrale (Art. 5);
– assicurare il coordinamento delle misure per l’efficienza energetica attivate attraverso il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (art. 15), realizzate anche mediante le E.S.Co, il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato e società di progetto o di scopo appositamente costituite, e coordinare gli interventi di formazione;
– favorire sinergie con le Regioni per favorire lo sviluppo omogeneo dell’efficienza energetica degli edifici su tutto il territorio nazionale;
–    sostenere il dialogo con gli operatori del settore e con le istituzioni bancarie e finanziarie al fine di stimolare il mercato dei servizi energetici;
– formulare proposte ai Ministri responsabili per migliorare l’efficacia delle misure per la promozione dell’efficienza energetica;
– riferire a MiSE e MATTM, almeno due volte l’anno, sulle politiche per l’efficienza energetica con ipotesi di ulteriore promozione e sviluppo coordinato delle politiche di settore;
– coordinare interventi di informazione e formazione, di supporto alla predisposizione dei progetti e di pubblicità dei risultati sulla base di un programma triennale predisposto dall’ENEA.

L’ENEA, proprio per il ruolo di informazione e di assistenza tecnica agli utenti assegnato dalla legge, in collaborazione con MiSE ha predisposto una Guida per permettere a famiglie, amministratori condominiali, imprese ed amministrazioni pubbliche di avere le informazioni sugli incentivi, i cosiddetti ecobonus, che sono stati rinnovati e modificati per il 2015 con la Legge di Stabilità 2015 (S.O. n°99 alla G.U. n°300 del 29/12/2014).
Peraltro, l’ENEA è anche l’Agenzia incaricata dalla legge a cui inviare la documentazione obbligatoria per fruire delle detrazioni fiscali per l’efficienza.

Le principali innovazioni in tema di efficienza per il 2015 riguardano l’estensione degli incentivi sotto forma di detrazioni del 65% e l’attuazione delle previsioni del Dlgs 102/2014.
Per gli interventi di riqualificazione energetica, restano immutati i tetti massimi di spesa detraibili: 153.846 euro per la riqualificazione energetica; 92.307,69 euro per gli interventi sull’involucro e per l’installazione dei pannelli solari e 46.153,85 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
La proroga vale anche per gli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali.

Gli ecobonus, da quest’anno valgono anche per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, ovvero per le spese sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo di 60.000 euro; saranno detraibili le spese per tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate.
Inoltre, l’ecobonus del 65% è stato ampliato alle spese per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Le spese devono essere sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

La Guida non si limita all’efficienza energetica, ma offre informazioni anche per quanto riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, le cui detrazioni fiscali nella misura del 50% (per un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro) sono state anch’esse prorogate per il 2015.
La detrazione rimane, anche per l’adozione di misure antisismiche e per la messa in sicurezza statica, sugli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma passa dal 65% al 50%.

La Documentazione obbligatoria per beneficiare delle detrazioni, come sopra accennato, deve essere inviata all’ENEA, che svolge un ruolo di raccolta e monitoraggio della documentazione relativa alle richieste.
L’ENEA ha osservato che durante i 7 anni di vigenza del Programma di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, c’è stato un continuo e significativo incremento degli interventi di riqualificazione energetica, grazie anche all’innalzamento della detrazione dal 55 al 65%.
Al riguardo, IRENE, la Rete di Imprese per la riqualificazione energetica degli edifici, composta da aziende che da oltre 50 anni sono in prima linea negli interventi sugli immobili esistenti con l’obiettivo di rendere le abitazioni “economicamente intelligenti”, ha osservato che tali incentivi che “hanno mosso investimenti per 27 miliardi di euro, avrebbero potuto essere più efficaci – ha dichiarato il Coordinatore del Comitato scientifico, Virginio TrivellaSolo un decimo degli investimenti è stato destinato alla riqualificazione dell’involucro degli edifici”.

 

 

FONTE: Regioni e Ambiente (www.regionieambiente.it)

 

 

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