Il primo bando pubblicato riguarda 637 immobili liberi in 13 regioni d’Italia: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Il valore complessivo è di circa 104 milioni di euro (prezzo a base d’asta).

La vendita, che interesserà 41 città su tutto il territorio nazionale, in un primo momento sarà riservata ai dipendenti in servizio del Ministero della Difesa e verrà effettuata mediante asta senza incanto.

Le procedure di gara saranno svolte dal Consiglio Nazionale del Notariato che utilizzerà il sistema di “aste telematiche”.

Inoltre, si è concluso, confermando un risultato in controtendenza, rispetto all’andamento del mercato immobiliare, il secondo anno di aste per dismissioni degli immobili INAIL attraverso la rete aste notarili (RAN), a cui si sono aggiunte le aste di Dismissioni per la Croce Rossa Italiana e l’ICE, la piattaforma informatica creata dal Consiglio Nazionale del Notariato scelta anche dal Ministero della Difesa per riprendere il piano di dismissioni nel 2015 del proprio patrimonio.

Dalla fine del 2013, attraverso la RAN, sono stati aggiudicati in 4 turni d’asta (novembre 2013, aprile 2014, luglio 2014, novembre 2014), il 45% dei lotti immobiliari residenziali (71 su 158) ad un valore complessivo di oltre 16 milioni rispetto al prezzo base d’asta pari a 14,6 milioni di euro ed appartenenti al patrimonio ex SCIP posto in asta dall’INAIL.

Anche il primo bando d’asta della Croce Rossa Italiana e dell’ICE hanno visto l’aggiudicazione tramite la RAN dei lotti di Cremona e di Torino.

Nel mese di novembre è stata inoltre siglata la convenzione, della durata triennale, tra il Ministero della Difesa e il Consiglio Nazionale del Notariato per la gestione e la vendita di alcune migliaia di immobili dello stesso Ministero che, ha ripreso, così come previsto dalla legge, il piano di dismissioni del proprio patrimonio immobiliare. Le informazioni specifiche saranno rese pubbliche nel prossimo mese di gennaio.

 

 

FONTE: Ministero della Difesa

 

 

 

militare