Il “Decreto mutui” è quasi realtà: dopo aver ottenuto la firma del Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca è ora in attesa della firma del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti  e del Ministro dell’Economia. Si tratta di mutui trentennali stipulati dalle Regioni i cui oneri di ammortamento (sia per la parte capitale, sia per la parte interessi) saranno a totale carico dello Stato. Le somme di cui potranno beneficiare gli Enti locali per la ristrutturazione e le nuovi costruzioni di edifici scolastici ammontano a circa 850 milioni di euro e saranno escluse dal computo del patto di stabilità interno.  Il decreto prevede che le Regioni, nella predisposizione dei piani di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste degli enti locali, tengano conto  di alcune priorità quali l’avanzato livello di progettazione,  la capacità di cofinanziamento dell’opera da parte dell’amministrazione proponente (qui saranno le Regioni a dettare la regola).

Gli interventi saranno finalizzati alla messa in sicurezza, all’adeguamento sismico, all’efficientamento energetico degli immobili adibiti ad edilizia scolastica, ma anche alle nuove edificazioni.

I tempi per gli adempimenti saranno molto ristretti dal momento che le Regioni dovranno trasmettere al Ministero dell’Istruzione, Università  e Ricerca  i piani regionali triennali entro il 31 marzo 2015. Il MIUR entro il 30 aprile 2015  inserirà gli interventi in  un’unica programmazione nazionale.  IL 30 settembre 2015, in caso di mancata aggiudicazione provvisoria dei lavori, l’assegnazione sarà revocata con decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

 

 

 

FONTE: UPI – Unione Province d’Italia

 

 

sindaci