“Abbiamo ribadito la necessità di incrementare il termine derogatorio attualmente previsto per i Comuni che, a causa di specifiche condizioni territoriali, non hanno raggiunto la soglia di raccolta differenziata, a sanatoria di situazioni pregresse”. Lo ha detto il vice Presidente di Anci Liguria Rosario Amico che quest’oggi, insieme all’assessore all’ambiente del Comune di Genova Valeria Garotta, sono stati auditi, in rappresentanza dell’Anci dalla commissione Ambiente del Senato nell’ambito dell’esame del ddl Collegato ambientale, già approvato dalla Camera.

“Per i Comuni la tempistica attualmente presente nel ddl per mettersi in regola con gli obiettivi di raccolta differenziata non sono sufficienti – ha sottolineato Amico – poiché ancora incongrua rispetto alle difficoltà legate alla programmazione, agli investimenti impiantistici e alla pianificazione economico-finanziarie”. In tal senso il Vice Presidente di Anci Liguria ribadisce la necessità di avere “maggior tempo a disposizione” poiché le difficoltà e gli investimenti necessari nei Comuni di grandi dimensioni sono maggiori, come attestato dal Rapporto Ispra”.

“Alla luce della evidente instabilità del contesto normativo sui rifiuti che si ripercuote sugli investimenti necessari, che interessano le competenze di altri soggetti istituzionali e non solo dei Comuni così come le relative responsabilità, abbiamo quindi chiesto – aggiunge Valeria Garotta – che si preveda una tempistica più adeguata rispetto a quella attuale, secondo le dimensioni dei Comuni (24 mesi per i Comuni con popolazione inferiore a 200 mila abitanti e 36 per Comuni superiori a 200.000 abitanti). Ciò consentirebbe soprattutto di superare definitivamente la situazione a ‘macchia di leopardo’ presente nelle diverse aree del nostro Paese, avvicinandoci così ai parametri europei, che in realtà fissano obiettivi di riciclo al 2020”.

FONTE: ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani

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