Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm che norma l’entrata in funzione della piattaforma unica: migrazione progressiva da parte degli 8mila Comuni italiani.

L’Anpr è più vicina. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il secondo Dpcm che norma l’Anagrafe nazionale della popolazione residente. L’adozione del provvedimento costituisce un passo fondamentale verso l’effettiva entrata in funzione della nuova Anagrafe, istituita presso il ministero dell’Interno che sostituirà le anagrafi della popolazione residente e dei cittadini italiani residenti all’estero tenute dai Comuni.

Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri n. 109 del 23 agosto 2013 è stato già disciplinato il subentro della nuova base dati nazionale all’Indice nazionale delle anagrafi (Ina) e all’Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero (Aire) nonché il passaggio delle anagrafi comunali a un nuovo sistema di sicurezza.

Con il Dpcm pubblicato in GU vengono, invece, individuate le modalità di attuazione e di funzionamento dell’Anpr e viene, in particolare, definito il piano per il graduale subentro della stessa alle anagrafi gestite dai Comuni, ferme restando, ovviamente, le attribuzioni del sindaco, nella qualità di ufficiale di Governo, ai sensi dell’articolo 54, comma 3, del testo unico dell’Ordinamento degli enti locali (Tuoel).

Il piano prevede una fase preliminare di popolamento della base dati e la programmazione dell’attività di subentro da parte dei Comuni, in virtù di criteri di distribuzione geografica e di dimensione demografica. Una volta concluse le operazioni di popolazione iniziale, vengono individuati con cadenza mensile i Comuni che avviano la migrazione delle banche dati locali verso l’Anpr.

Il progetto consentirà la realizzazione di un’anagrafe centralizzata, interoperabile e sicura e come tale di evidente importanza strategica nel complessivo quadro dell’Agenda digitale italiana.

 

 

FONTE: Corriere delle Comunicazioni (www.corrieredellecomunicazioni.it)

 

 

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