Favorito, dal prossimo 1 gennaio, l’accesso ai servizi telematici per ricerche e ispezioni da parte di pubbliche amministrazioni, imprese, professionisti e cittadini.

Aggiornati gli importi per i servizi di consultazione delle banche dati ipocatastali. Scompare l’una tantum di 200 euro da versare a titolo di rimborso delle spese amministrative connesse alla convenzione, mentre il costo annuale per ogni password a titolo di contributo per le spese di implementazione e gestione dei servizi informatici scende da 30 a 15 euro. Per ciascuna Pubblica amministrazione, infine, ogni anno tre password di accesso gratuite. Le nuove regole in vigore dall’1 gennaio 2015.
A stabilirlo, il provvedimento del 17 dicembre 2014.

I costi per accedere alle banche dati ipotecaria e catastale erano stati fissati con decreto 4 maggio 2007 dell’Agenzia del Territorio, con cui, tra l’altro, si demandava a un provvedimento direttoriale l’aggiornamento periodico (con cadenza almeno triennale) degli importi, in base alle variazioni dei costi di gestione del servizio.

Con il nuovo anno, dunque, importi ritoccati a misura di utente, per favorire lo svolgimento delle attività della pubblica amministrazione e l’utilizzo dei servizi telematici da parte dei privati, con particolare riguardo agli operatori del al settore immobiliare.

Il catasto edilizio è costituito dall’insieme di documenti, mappe e atti, che descrivono i beni immobili, indicando luoghi e confini, nome dei possessori, rendite. Con le rendite si calcolano tasse e imposte.

 

FONTE: Fisco Oggi – Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate

 

 

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