Se verrà confermata la riduzione dell’aliquota Irap al 3,5 per cento, gli oltre 3 milioni di lavoratori autonomi senza dipendenti presenti in Italia beneficeranno di un risparmio di imposta medio annuo di circa 140 euro.
A fare i conti ci ha pensato l’Ufficio studi della CGIA che ha calcolato gli effetti dello sgravio Irap su 3 diverse tipologie di autonomi che lavorano da soli: un fruttivendolo, un elettricista e un agente di commercio. Questi casi riportano 3 diverse basi imponibili Irap che sono in linea con i dati medi rilevati dal Ministero delle Finanze.
Pertanto, un fruttivendolo con una base imponibile pari a 25.000 euro vedrà scendere il peso dell’imposta Irap di 100 euro. Se attualmente versa 975 euro, l’anno prossimo pagherà 875 euro.
Un elettricista, invece, con una base imponibile di 35.000 euro che nel 2014 ha pagato 1.365 euro di Irap, con lo sconto sarà chiamato aversare 1.225 euro, risparmiando 140 euro.
Infine, un agente di commercio con una base imponibile di 45.000 euro e un “carico” Irap pari a 1.755 euro, grazie alla riduzione dell’aliquota al 3,5 per cento risparmierà 180 euro: l’anno prossimo, perciò, pagherà 1.575 euro di imposta.
“Nonostante la dimensione economica del taglio dell’ imposta sia abbastanza contenuta – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – la misura va nella direzione giusta. Tuttavia, auspichiamo che quanto prima il Governo definisca una volta per tutte, così come ha stabilito più volte la Corte di Cassazione e prevede la legge delega di riforma del fisco, che l’applicazione dell’Irap sia eliminata nei confronti di quelle attività economiche che non presentano alcuna struttura organizzativa. Mi riferisco agli agenti di commercio, ai promotori finanziari, ai liberi professionisti, ai taxisti, ai piccoli artigiani e commercianti che nell’incertezza normativa continuano a pagare un’imposta non dovuta”
FONTE: CGIA Mestre