L’attività del sindacato in questi ultimi giorni si è contraddistinta per numerose missivie inviate dal presidente nazionale Ancl Francesco Longobardi sul fondo residuale e sui rapporti con gli ordini dei commercialisti.

Così scrive il presidente nazionale Ancl Francesco Longobardi: “Cari colleghi, la nostra associazione si è impegnata per verificare l’esistenza dell’obbligazione contributiva a carico dei datori di lavoro, relativa alla quota di adesione al fondo residuale bilaterale a carico dei dipendenti (1/3 dello 0,5%) che sono stati licenziati nel periodo gennaio-settembre 2014. Nonostante la chiara posizione della nostra associazione, nessun chiarimento formale è arrivato dall’INPS e dal Ministero del lavoro e la risposta formulata dalla Dirigente entrate contributive dell’INPS non risolve la questione da noi proposta. Pertanto confermando la nostra posizione attraverso la quale riteniamo che l’obbligazione contributiva in questione non possa gravare ingiustamente sui datori di lavoro, per un mero ritardo nell’applicazione del dettato normativo imputabile direttamente all’Istituto previdenziale, invitiamo gli iscritti ed i colleghi a valutare profondamente l’opportunità del versamento contributivo per tale fattispecie.

Intensa è stata infatti l’attività del sindacato dei Consulenti del lavoro in questi ultimi giorni. Diverse e numerose sono state le lettere inviate dal presidente nazionale Ancl Francesco Longobardi, agli organismi competenti, in merito a diverse questioni.
Relativamente ai contenuti normativi dell’art.3 della Legge 92/2012, le disposizioni applicative del Decreto Ministeriale 79141/2014 e della circolare n.100/2014 dell’Inps. Queste prevedono un “nuovo” contributo a carico dei lavoartori e delle imprese, con il quale poter finanziare il fondo bilaterale residuale. Il primo versamento di tale onere è altresì previsto pe ril 17 novembre 2014. “In pratica il versamento in oggetto, che scadrà il prossimo 17 novembre, non rappresenta un contributo ma bensì una tassa! Una odiosa tassa che pagheranno lavoratori ed imprese” si legge nella missiva che richiede agli organi preposti di verificare l’immediata sospensione delle richieste contributive e il perfezionamento della struttura del fondo bilaterale residuale.

Inoltre circa in merito alle nuove azioni di tutela che la categoria dei consulenti del lavoro intende intraprendere, in risposta agli attacchi e all’atteggiamento ostile da parte degli ordini dei commercialisti, il presidente Longobardi ha scritto alla presidente dell’ordine dei Consulenti, ai consiglieri nazioanli e ai presidenti dei consigli regionali e delle unioni provinciali.

 

 

FONTE: ANCL – Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Sindacato Unitario

 

 

 

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