Giorno 15 di gennaio, con molta probabilità, il Governo emanerà un decreto che attuerà, se non tutta, parte della riforma della scuola. Ad anticiparlo il Sottosegretario Faraone a Palermo. Cosa conterrà?

 

Piano di assunzioni

Finanziate dalla Legge di Stabilità che al momento è in discussione al Senato, le 150 mila assunzioni dovranno essere scritte nero su bianco. Obiettivo: svuotare le graduatorie ad esaurimento e assumere vincitori ed idonei del concorso 2012.

Prima, si attende, secondo quanto riportato sulle linee guida della riforma, un censimento dei precari delle graduatorie ad esaurimento per chiedere ai docenti di assentire alle assunzioni secondo le nuove modalità prospettate, cioè con eventuale mobilità geografica e professionale.

Possibile che all’interno del decreto si sciolga il nodo della formazione dei neoassunti. Infatti, ricordiamo, nel testo della Legge di stabilità è stato inserito un emendamento Coscia-Santerini che punta al potenziamento dell’anno di prova. In particolare, nelle intenzioni dell’emendamento elaborato dall’On Santerini era la certificazione, durante l’anno di prova, delle competenze informatiche e linguistiche dei docenti.

 

Organico funzionale

Sebbene da più parti, incluso dalla nostra testata, si sia invocato l’intervento legislativo per dare una sistemazione alla legislazione sull’organico funzionale, il Ministro ha anticipato che non sarà necessario.
Certo è che sarà necessario un intervento che ne determini e spieghi le modalità di funzionamento.

Se non altro perché dall’organico funzionale passeranno gli incarichi per le vicepresidenze, relativamente all’abolizione degli esoneri e semiesoneri che anche in parlamento hanno suscitato perplessità.

Altro nodo da sciogliere sarà la gestione delle supplenze che passeranno dall’organico funzionale oltre che dalla banca delle ore dei docenti di ruolo. Potrebbe essere il decreto di gennaio il luogo adatto per chiarire tutti questi aspetti.

Ci sono, inoltre, delle proposte di modifica all’organico funzionale rispetto al piano iniziale. Infatti, è possibile che in esso confluiscano già da subito anche i docenti di ruolo e non soltanto i neoassunti. All’organico funzionale è legata anche la vicenda dei Quota 96 del 2012, dato che, tra le proposte, c’è anche il loro passaggio ad incarichi non legati all’insegnamento in classe.

 

Merito ed orario dei docenti

Argomento che ha fatto surriscaldare molti animi. A gennaio potrebbe vedere la luce il piano di scatti stipendiali legato al merito e non più all’anzianità di servizio.

Ricordiamo che il piano presentato dal Governo prevede degli scatti di anzianità per il 66% dei docenti “meritevoli”, che hanno, cioè, cumulato crediti didattici, formativi e legati agli incarichi.

Un sistema che ha suscitato l’ira di molti insegnanti, dato che, di fatto, il piano si tradurrà in una decurtazione degli stipendi, anche consistente. Vedi: Passaggio da vecchio a nuovo sistema scatti, c’è chi perderà 5mila euro. Vai all’articolo

Tra l’altro, secondo informazioni in nostro possesso, ci potrebbe essere una rivisitazione dell’impianto meritocratico, probabilmente a seguito delle proteste che ha suscitato la proposta iniziale. Modifiche sulle quali vige il più assoluto riserbo. Solo il Ministro Giannini ha lasciato intendere tali modifiche con una dichiarazione pubblica, affermando, però, che le “aliquote non saranno modificate”.

Di non poco conto, se così sarà, la scelta di un decreto per avviare il nuovo sistema di scatti stipendiali. Di fatto si aggirerebbe la contrattazione con i sindacati, come lasciato intendere da più parti. E questo mentre i sindacati della scuola manifestino il proprio dissenso, sebbene aderendo a scioperi generali ed in ordine sparso. Il rischio è che si trovino davanti al dato di fatto, ormai difficile da modificare.

 

Concorso a cattedra 2015

E’ stato lo stesso Ministro ad anticipare tempo fa che a gennaio sarà emanato il Decreto per l’avvio delle operazioni per il concorso a cattedra che dovrà svolgersi nel 2015. Tra l’altro, a gennaio inizieranno le procedure per l’analisi dei dati per l’individuazione esatta dei posti, per il loro riparto tra regione , tipologia e classe di concorso. Quindi si dovrà predisporre il bando e l’acquisizione delle domande, per poi pubblicare il testo tra marzo ed aprile.

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

AUTORE: Paolo Damanti

 

 

 

 

SIDI, censimento