L’annuncio del viceministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti in occasione del tavolo al Mise su Almaviva. Stop anche alle gare la massimo ribasso. E l’Ad della società Marco Tripi si impegna a non delocalizzare. Soddisfazione dei sindacati: “Grandi passi in avanti”

Scatteranno già nei prossimi giorni i controlli a campione sul rispetto, da parte dei call center, dell’articolo 24 bis del decreto n. 83 del 2012 che, tra le altre cose, disciplina il trattamento dei dati personali, del quale sono responsabili i committenti. Da gennaio, poi, scatteranno quelli a tappeto. Sono i risultati del tavolo su Almaviva Contact che si è tenuto ieri al ministero per lo Sviluppo economico. Contestualmente, si metterà in moto il meccanismo legislativo per arrivare a una norma che superi le gare al massimo ribasso a favore di quelle che privilegino non solo il prezzo ma anche l’innovazione e la qualità del servizio (ovvero, la cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa). In tale contesto, partirà inoltre un’operazione di “moral suasion” nei confronti delle pubbliche amministrazioni affinchè, in attesa della legge, aderiscano comunque alla filosofia dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

A fronte di questi impegni, assunti dal viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, a conclusione della riunione di ieri pomeriggio del tavolo Almaviva Contact, l’Ad di Almaviva Marco Tripi, si è detto disponibile a non procedere ad alcuna delocalizzazione (che investirebbe circa tremila addetti) in attesa dell’esito delle verifiche promosse dal Mise.

L’incontro, al quale hanno preso parte l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Linda Vancheri, Confindustria, sindacati nazionali e territoriali di categoria (Tlc) e Rsu, è servito anche a ribadire l’impegno del governo a sostegno di un comparto che occupa circa 80.000 addetti e muove un giro di affari di oltre un miliardo di euro. Il 19 dicembre si riunirà il tavolo di settore.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindacato. “L’incontro sulla situazione del call center Almaviva – dice Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil – registra finalmente alcuni passi in avanti . Il viceministro De Vincenti si è infatti impegnato a riconvocare il tavolo generale sul settore il prossimo 19 dicembre e ha nel contempo annunciato che gli approfondimenti realizzati in tema di delocalizzazioni hanno consentito di riscontrare che la responsabilità oggettiva sul rispetto della normativa di legge è in capo al committente e pertanto partiranno controlli a campione entro la fine dell’anno e complessivi già dal prossimo mese di gennaio”.

“E’ il primo segno tangibile da parte del governo – ha detto – di introdurre anche in Italia regole che possano contribuire a migliorare la qualità del servizio ai cittadini/clienti e nel contempo l’occupazione. Resta ora da sciogliere il nodo sulla successione dei cambi d’appalto. Il governo non può limitarsi a un invito generico alle parti a definire le clausole sociali, ma deve diventare protagonista nel rimuovere le resistenze sino a ora messe in campo dalla committenza”.

“Se il viceministro manterrà questi impegni, i benefici in termini di ricadute sui cittadini e di tutele nei confronti dei lavoratori occupati permetteranno al paese di fare un passo in avanti”, ha concluso.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Uilcom. “ Personalmente ritengo importante l’esito di questa riunione, finalmente inizia a muoversi anche da parte delle istituzioni quel meccanismo per provare a mettere regole certe nel nostro settore, un piccolo passo verso l’obiettivo che da sempre, come Uilcom, abbiamo cercato, quello di eliminare “il marcio” che esiste nel nostro settore – sottolinea il segretario generale Salvo Ugliarolo –  Abbiamo il dovere di continuare a fare il massimo, abbiamo il dovere di salvaguardare la buona occupazione all’interno di Almaviva così come nelle varie aziende del nostro settore”.

 

 

FONTE: Corriere delle Comunicazioni (www.corrierecomunicazioni.it)

 

 

 

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