Ad ottobre ANORC ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate un’istanza avente ad oggetto alcuni dubbi che, alla luce dell’entrata in vigore del nuovo DMEF 17 giugno 2014, ancora permangono in tema di impronta dei documenti fiscalmente rilevanti.
ANORC chiedeva infatti se fosse ancora obbligatorio l’invio all’Agenzia delle Entrate della comunicazione contenente l’impronta dell’archivio fiscalmente rilevante (prevista dal previgente DMEF 23 gennaio 2004) per i documenti conservati prima dell’entrata in vigore dell’ultimo Decreto.
Secondo ANORC, se un’interpretazione “rigorosa” del DMEF 17 giugno 2014 sembra indicare ancora tale la necessità, ciò risulterebbe inutile (l’impronta era nata come sistema per prolungare l’efficacia delle marche temporali allora triennale ma ormai ventennale) oltre che del tutto in contrasto con lo spirito del DMEF, che intende rendere gli obblighi di conservazione dei documenti fiscalmente rilevanti più semplici e meno gravosi.
Nonostante l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora formalmente risposto all’istanza in questione, durante il Forum sulla Fatturazione elettronica tenutosi il 25 novembre scorso i referenti dell’AE hanno pubblicamente dichiarato che l’interpretazione fornita da ANORC è corretta e che quindi non è più necessario procedere con l’invio dell’impronta dell’archivio fiscale perché l’estensione della validità dei documenti informatici fiscalmente rilevanti viene garantita dalla marca temporale a cura del Responsabile della conservazione.
FONTE: ANORC – Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale