L’Inps potrebbe presto, sotto la pressione del Ministero del Lavoro, estendere di un anno la possibilità di accesso alla pensione contributiva con 57 anni di età e 35 di contributi per le lavoratrici.
Le donne lavoratrici che hanno almeno 35 anni di contributi e 57 anni e 3 mesi di età e che volessero andare in pensione, ma con l’assegno calcolato interamente con il metodo contributivo, potranno continuare a presentare la domanda all’Inps anche successivamente al 30 Novembre 2014. E’ quanto leggiamo oggi sul Corriere della Sera che ricorda come a breve l’Inps emetterà una Circolare che riaprirà in sostanza i termini che altrimenti sarebbero scaduti ieri.
In attesa di leggere il provvedimento, pertanto, gli sforzi intentati in questi ultimi anni dal Parlamento e dal Comitato Opzione donna (che ha proposto anche un ricorso contro l’Inps) pare abbiano centrato l’obiettivo prefissato: cioè quello di consentire la prosecuzione del regime sperimentale sino alla sua naturale scadenza, prevista per il 31 Dicembre 2015, superando la restrizione imposta dall’istituto di previdenza che, di fatto, lo accorciava di un anno.
Le Circolari Inps 35 e 37 del 2012 hanno, infatti, limitato l’accesso alla cd. opzione donna in considerazione del fatto che sulla vecchia pensione di anzianità si applicava la finestra mobile, passava cioè un anno dalla maturazione dei requisiti alla decorrenza della pensione. Pertanto, secondo l’interpretazione attualmente vigente, i requisiti anagrafici e contributivi (57 anni e 3 mesi e 35 di contributi) devono essere raggiunti entro il 30 Novembre 2014 (30 Dicembre 2014 per il pubblico impiego) anziché il 31 dicembre 2015.
Contro questa interpretazione è stata promossa di recente una class action mentre in parlamento sono state approvate mozioni per vincolare l’Inps a rispettare la lettera della legge. Anche la scorsa settimana diversi deputati ci hanno già provato con un emendamento alla legge di Stabilità, emendamento che è stato, però, bocciato.
Ora l’Inps, secondo le anticipazioni di stampa, dovrebbe tornare sui suoi passi con una nuova circolare.
FONTE: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it)
AUTORE: Eleonora Accorsi