Il contributo non potrà superare i 10mila euro per ciascuna impresa richiedente. 

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal ministero dell’Economia e da quello per lo Sviluppo economico relativo ai finanziamenti per la digitalizzazione delle Pmi. Il provvedimento istituisce un bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto (il cui stanziamento complessivo non potrà superare i 100 milioni di euro) per quelle imprese micro, piccole e medie che intendono innovare sotto il profilo tecnologico.

Tra le spese ammesse al finanziamento, segnaliamo l’acquisto di software, hardware o di servizi che consentano una le seguenti attività: miglioramento dell’efficienza aziendale; modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, anche attraverso forme di telelavoro; implementazione di strategie di marketing e commercio online; connettività a banda larga e ultralarga; acquisti di decoder e parabole, connessione satellitare ad internet; formazione qualificata del personale in relazione al campo dell’Ict (Information and Communication Technology).

Il contributo, che sarà erogato in forma di voucher, non potrà superare i 10mila euro per ciascuna impresa richiedente, è sarà concesso nella misura massima del 50 per cento del totale delle spese presentate e ritenute ammissibili.

I voucher saranno riservati alle micro, piccole e medie imprese che, in sede di presentazione della domanda, abbiano dichiarato che l’importo del voucher richiesto non determina il superamento del massimale “de minimis” di loro spettanza. È inoltre espressamente richiesto che le imprese non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le medesime spese. Le imprese, per poter accedere al contributo non devono inoltre essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata o di concordato preventivo. Pena, la decadenza del voucher.

«Digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese». È questo lo scopo del decreto del ministro dello Sviluppo economico che fissa le regole per i voucher.

 

FONTE: CGIA Mestre

 

 

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