Da Cadice a Cipro in sella alla bicicletta con il vento sul viso e le meraviglie dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum negli occhi e nel cuore. E’ Eurovelo8, il percorso ciclabile del Mediterraneo che si snoda per 5.900 Km e tocca 11 nazioni. Il progetto europeo – presentato nella sede dell’Enit a Roma – si inserisce in un totale di 14 percorsi ciclabili Eurovelo che, attraversando l’Europa si sviluppano per un totale di 70.000 km.
L’Italia è interessata per una lunghezza di 965 km. Il progetto. Eurovelo8 ha durata di 18 mesi e si concluderà a fine settembre 2015. Il budget totale stanziato per la sua realizzazione ammonta a circa euro 332.700 per il quale si prevede un cofinanziamento da parte della Commissione Europea di circa euro 250.000 pari al 75% dell’intero importo.
E se il cicloturismo è da sempre una passione per gli stranieri (tedeschi e nordeuropei in testa), anche gli italiani si stanno innamorando di questa vacanza low cost ed ecosostenibile (scelta dal 23% dei vacanzieri nel 2012 e dal 31% nel 2013).
“I monitoraggi effettuati dai nostri Uffici all’estero ci segnalano che la scelta di una destinazione come meta di vacanze da parte di ospiti stranieri, è strettamente legata all’offerta di formule e pacchetti dove una pratica sportiva, com’è appunto il cicloturismo, risulta tra le più gettonate soprattutto se coniugata con risorse turistiche ineguagliabili” spiega il commissario straordinario dell’Enit, partner del progetto.
“Il cicloturismo può essere un volano importante per l’economia locale in direzione della piccola impresa oltreché di promo commercializzazione dei prodotti locali e tipici. Inoltre la stagionalità dei suoi flussi è diversificata rispetto ad altre forme di turismo. Ed è in crescente sviluppo tra la fascia over 40 della popolazione che vuole viaggiare nel rispetto dell’ambiente e in modo economico” spiega Alessandro Pastacci, presidente della Provincia di Mantova, capofila del progetto. Nel Belpaese il progetto mira al potenziamento dei percorsi della rete cicloturistica nelle zone dell’Asta del Po attraverso le quali si snoda la via cicloturistica, toccando città come Venezia, Torino, Ferrara e Mantova.
A presentare in particolare VenTo, la dorsale cicloturistica lungo il fiume Po Paolo Pileri del Politecnico di Milano. “Sono 679 km da VENezia a TOrino passando per Expo 2015 di pista ciclabile continua, sicura, “infrastrutturata”. Un progetto di cicloturismo ma non solo. Vi hanno aderito più di 400 cittadini, 70 associazioni nazionali e locali, oltre 140 tra comuni, province, enti, parchi e diverse fondazioni bancarie. Può generare 2.000 nuovi posti di lavoro e un indotto di 100 milioni l’anno”.
FONTE: Associazione dei Comuni Virtuosi