Un accordo è stato raggiunto ieri, dai Ministri dell’occupazione e affari sociali dell’Ue, per la definizione di un approccio globale inteso a prevenire e scoraggiare il lavoro nero, con le sue gravi conseguenze per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la concorrenza e i bilanci pubblici.
Così come proposto dalla Commissione nell’aprile scorso, il Consiglio sostiene la nascita di una piattaforma che dovrebbe riunire i vari organismi di controllo nazionali coinvolti nella lotta contro il lavoro sommerso e rappresentare al tempo stesso un forum dove gli esperti possano condividere informazioni e buone pratiche.
La piattaforma dovrebbe inoltre esplorare gli strumenti nazionali e comunitari per affrontare i problemi comuni causati dal lavoro nero e dal fenomeno correlato del lavoro autonomo fittizio, affrontare gli aspetti transfrontalieri, studiando ad esempio i modi per migliorare lo scambio di dati tra amministrazioni nazionali; rafforzare la cooperazione operativa transfrontaliera ed elaborare principi e orientamenti comuni per le ispezioni per combattere il lavoro sommerso ed organizzare sessioni di formazione congiunte; aumentare la consapevolezza sul problema attraverso attività comuni, come campagne europee, e l’adozione di strategie a livello regionale o dell’Ue.
FONTE: AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
AUTORE: Lucia Corrias