“La città di Siracusa si è trasformata in un vero e proprio laboratorio”, così Vincenzo Raffaelli (CNR) esordisce riferendosi a “Smart Cities Living Lab – Siracusa” il progetto di cui è responsabile e che, primo in Italia, ha sperimentato con successo l’applicazione della “realtà aumentata” alla fruizione dei beni artistici e culturali. A Smart City Exhibition, i visitatori avranno l’occasione di sperimentare in prima persona questa nuova frontiera del vivere – letteralmente – l’anima culturale e artistica della città, dove smartness e patrimonio si incontrano.

Premiata nel 2013 all’interno del Progetto “Energia da Fonti Rinnovabili e ICT per la Sostenibilità Energetica”, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’ANCI, la Città di Siracusa mette ora in mostra a Smart City Exhibition i risultati del progetto “Smart Cities Living Lab – Siracusa”, finalizzato a realizzare una fruizione culturale per il turista/cittadino sempre più ricca.

Badate bene, non si tratterà di una mera vetrina di quanto realizzato nell’arco di un anno, ma di una vera e propria esperienza LIVE: all’ingresso dell’Area Networking – padiglione 31, sarà infatti possibile immergersi in una realtà virtuale per sperimentare, grazie alle tecnologie sempre più raffinate, un viaggio nel patrimonio artistico della antica città siciliana, che travalica il tempo storico. Siracusa è la prima città in Italia ad applicare l’Augmented Reality – realtà aumentata – alla fruizione die beni artistici. Questa è una soluzione che permette di arricchire la percezione sensoriale della realtà attraverso livelli aggiuntivi di informazioni multimediali. Concretamente questa strategia consiste nella sovrapposizione di contenuti digitali alla visione reale del contesto. Diversi sono i device che ormai abbiamo a disposizione: smartphone, occhiali, cuffie, visori, webcam, ecc. Lo scopo è rendere l’utente protagonista attivo di un’esperienza culturale nuova e arricchente, offrendo una rappresentazione “aumentata” della realtà e suscitando nel visitatore una reazione al tempo stesso intellettuale ed emotiva.

Welcome to Siracusa: benvenuti nel futuro

Il progetto Smart Cities Living Lab Siracusa nasce con l’obiettivo di valorizzare e tutelare il patrimonio storico presente nel territorio e, dall’anno scorso, la città si è trasformata in un vero e proprio laboratorio del CNR. Le aree di intervento sulle quali si è concentrato il lavoro sono tre: Neapolis, il Tempio di Apollo e Piazza Duomo. “Volevamo sperimentare una nuova metodologia di fruizione e al contempo fare rilevamenti di parametri ambientali”, racconta Vincenzo Raffaelli. La soluzione implementata a Siracusa rappresenta un’assoluta anteprima nazionale nell’utilizzo di tecnologie 2.0 per la gestione e la promozione intelligente dei beni storici e archeologici della città, dimostrando scenari evolutivi per la fruizione dei patrimoni artistici e candidandosi quindi tra le buone pratiche internazionali sul tema delle città intelligenti.

L’esperienza dell’utente inizia attraverso il portale welcometosiracusa.it – che permette al turista di comprendere le potenzialità della città ancor prima di partire grazie ad immagini, descrizioni testuali e tour virtuali da terra e da drone – e prosegue sul territorio tramite l’app “Welcome to Siracusa” e alcuni qr-code dislocati nei pressi dei maggiori siti storici, che accompagneranno l’utente in un viaggio nella Siracusa antica, con l’ausilio di ricostruzioni digitali tridimensionali del patrimonio archeologico sovrapposte al panorama della Siracusa di oggi.

Il viaggio continua grazie all’utilizzo di sei totem interattivi dislocati in punti strategici della città, che propongono contenuti informativi, storici e non solo: sarà infatti possibile conservare un ricordo della visita sfruttando la web-cam integrata nel totem per scattarsi fotografie e condividerle come cartoline virtuali via e mail o attraverso i social network degli utenti.

Inoltre, un sistema integrato di stazioni ambientali installate sui totem stessi e sulle auto e bici della Polizia Municipale monitora lo stato di salute dell’aria, visualizzando i dati sui totem digitali con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso tematiche ambientali, oggi tanto attuali.

Patrimonio artistico e realtà aumentata

La realtà aumentata sta prendendo sempre più piede, specialmente nell’ambito della fruizione dei beni artistici e culturali. Sembra che questo binomio, realtà aumentata e patrimonio artistico, sia destinato a durare e crescere ancora molto, trattandosi di una combinazione che permette di fruire delle grandi opere in modo più coinvolgente, personalizzato e ricco di contenuti.

 

FONTE: Forum PA

AUTORE: Martina Cardellini

 

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