Mentre i numeri sulla disoccupazione in Italia continuano ad allarmare, le nuove imprese innovative si concentrano sullo sviluppo di soluzioni che supportano nella ricerca di un impiego. Da Jobyourlife a Rysto, ecco dieci casi (non solo italiani) di neoaziende al servizio di chi assume e di chi vuole essere assunto.
Ha 25 anni, è italiano ed è già stato intervistato da Forbes. Andrea De Spirt e la sua Jobyourlife sono finiti sulla “bibbia”del business perché un utente li ha segnalati a una giornalista in cerca di startup all’estero. Prima di lui era stato Matteo Achilli, detto anche lo Zuckerberg italiano, con la sua Egomnia, a essere scelto dalla Bbc come protagonista di una puntata di The Next Billionaires, la serie di storie dedicate ai miliardari del futuro. Il lavoro, si sa, è un tema caldo, a quanto pare anche in ambiente startup. Ecco quindi le dieci startup italiane (o semi) più famose e innovative sul tema.
Jobyourlife
È una piattaforma che ribalta il concetto di reclutamento: non sono i candidati a mandare il proprio cv alle aziende, ma sono queste a cercare le risorse che fanno per loro e a proporre l’opportunità professionale. Inoltre permette al candidato di geolocalizzarsi e indicare le aree geografiche dove preferirebbe lavorare. In poco tempo è riuscita a raccogliere i primi capitali da angel investor e oggi ha raggiunto i 500 mila euro di investimenti privati. Con una piattaforma che conta quasi 300mila iscritti e oltre 50 aziende clienti.
Egomnia
È un portale di lavoro ma funziona come un social network. È dedicato prevalentemente ai giovani laureandi e laureati. Cataloga le competenze che gli universitari hanno acquisito nel corso del loro percorso formativo grazie a un algoritmo che valuta il curriculum e condensa l’esperienza della persona in un punteggio.
Hivejobs
È la prima società di head hunting che sceglie i suoi recruiter tra i professionisti di ogni settore. Seleziona lavoratori esperti che, nel tempo libero, vogliano occuparsi di selezione del personale. Il processo, sia per i candidati alle posizioni aperte che per gli Hivescout, è completamente informatizzato: candidatura online e video colloquio con l’esperto.
Gild
Chiamata la Google dei talenti, la startup californiana fondata dal toscano Luca Bonmassar è basata su un algoritmo capace di generare il cv di un professionista in base alle informazioni reperite nella rete. Il sistema ribalta il concetto del curriculum vitae con un processo di head hunting automatizzato che individua le applicazioni che quel professionista ha sviluppato, la sua presenza e attività sui social network, i pezzi di codice che scambia nelle community di tecnici e così via.
Jobrapido
È un sito attraverso il quale milioni di persone possono trovare le offerte di lavoro di oltre quaranta nazioni di tutto il mondo. È semplice e pulito e pone all’utente solo due domande: che lavoro cerchi? Dove lo cerchi? E grazie alla ricerca che parte dalle risposte trova le offerte più adatte alle quali candidarsi. Con 660 milioni di utenti in tre anni (traguardo raggiunto nel 2011) è diventata la prima piattaforma italiana per la ricerca di lavoro.Nel 2012 la società Evenbase del gruppo editoriale Daily Mail ha acquisito il 49% del capitale dai soci tedeschi e italiani, valutando la startup circa 60 milioni di euro.
Startup Italia Jobs
È un marketplace per offrire e trovare lavoro in ambito startup e innovazione in Italia. Ha sede a Berlino ma lo hanno fondato due italiani. Giovani aziende italiane e non (ma alla ricerca di talenti italiani) possono caricare gratuitamente le proprie offerte di lavoro e renderle visibili a potenziali candidati. Dall’altro lato, professionisti, sviluppatori, neo-laureati possono creare un profilo e lasciare che il sistema li metta in contatto con aziende alla ricerca di un profilo come il loro.
Twago
È il principale marketplace di liberi professionisti in Europa. Twago acquisisce sulla piattaforma progetti da aziende di ogni tipo e dimensione. I clienti pubblicano sul sito un progetto indicando ciò che vorrebbero sia sviluppato e i freelance in linea con le competenze ricercate inviano la propria proposta economica direttamente al cliente. Quest’ultimo, visti curriculum e portfolio, sceglie il freelance a cui affidare il lavoro. Il libero professionista può contrattare l’offerta o giocare al ribasso per ottenere l’incarico.
Rysto
È la piattaforma per trovare lavoro nella ristorazione, strutturata in ottica “social”. È possibile creare il proprio profilo, condividere informazioni, seguire colleghi e datori di lavoro, dare un feedback e raccomandarli. Il segreto sta nel mantenere aggiornato il proprio profilo e impostare il proprio stato su disponibile.
Tabbid
È il social network che mette in contatto prestazioni d’opera e richiesta delle stesse. Uno scambio di “lavoretti” tra privati. Hai bisogno che qualcuno monti un mobile? Pubblichi, indichi il budget che vuoi investire e Tabbid avvisa gli iscritti con quella competenza che possono proporsi con una controfferta. Tutto gratuitamente: il sito richiede solo una fee dell’1%, che viene annullata postando su Facebook la propria esperienza.
Quakecv
È l’unica applicazione web e per dispositivi mobili che rivisita il curriculum vitae con un profilo lavorativo online ad alto impatto visivo e comunicativo, permettendo di candidarsi in maniera innovativa attraverso la tecnologia QR-Code. A titolo gratuito, il candidato può creare un profilo personale gestibile mediante un’apposita app, dalla quale si può anche cercare una posizione di lavoro filtrando il database in base ai propri criteri, individuare mediante la geolocalizzazione le aziende più vicine al proprio domicilio che cercano lavoratori, consultare l’archivio degli annunci salvati nei preferiti, così come quello delle candidature inviate.
FONTE: Economy Up (www.economyup.it)
AUTORE: Giulia Cimpanelli