Le pensioni minime italiane sono troppo basse, inadeguate, mentre la legislazione non è in grado di assicurare alle persone anziane uno standard di vita complessivamente adeguato rispetto a quello del resto della popolazione. La denuncia arriva dal Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa che ha evidenziato, in tutto, sette violazioni della Carta sociale europea (è un trattato firmato nel 1961 e rivisto nel 1996, finalizzato a promuovere e a far rispettare negli Stati aderenti al Consiglio i diritti umani e civili e le libertà fondamentali dell’uomo).
L’Europa, tra le altre cose, ha bocciato le misure adottate dall’Italia sul fronte della lotta alla povertà e all’esclusione sociale e su quello della prevenzione degli incidenti sul lavoro, ritenendole del tutto insufficienti. Nel documento di 50 pagine è stato preso in considerazione il periodo che va dal primo gennaio 2008 al 31 dicembre 2011. Il documento ha, infine, censurato «l’aumento della povertà nel Paese, i relativamente bassi sforzi di spesa per disoccupazione ed esclusione sociale, oltre che i moderati effetti ottenuti con i trasferimenti sociali».
FONTE: CGIA Mestre