La Commissione vuole aumentare del 30% entro il 2030 la produttività delle risorse.
Investire nella green economy per vincere la triplice sfida ambientale, economica e occupazionale. È questo l’obiettivo del pacchetto di misure adottato dalla Commissione. Si tratta di quattro iniziative comunitarie che riguardano i rifiuti e l’uso efficiente delle risorse (economia circolare), l’edilizia sostenibile, l’occupazione verde e un piano d’azione verde per le piccole e medie imprese (pmi).
PER USCIRE DALLA CRISI ATTUALE si propone di investire nella transizione verso un nuovo modello economico a “rifiuti zero” dove il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio diventano la norma. A tal fi ne, la Commissione ritiene vuole aumentare del 30% entro il 2030 la produttività delle risorse, misurata in base al rapporto tra Pil e consumo di materie prime. L’uso efficiente delle risorse è uno dei principali fattori di competitività delle imprese, considerato che il 40% dei costi che il settore manifatturiero europeo mediamente sostiene è attribuibile alle materie prime, una quota che con i costi dell’acqua e dell’energia arriva fino al 50% del costo di fabbricazione, rispetto al 20% attribuibile a quello del lavoro. Per questa ragione la Commissione propone un piano d’azione verde per aiutare le pmi, l’architrave dell’industria europea, a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business.
GLI INVESTIMENTI NECESSARI sono reperibili dai fondi strutturali del periodo 2014–2020. Si tratta di oltre 350 miliardi di euro a cui si aggiungono i cofinanziamenti nazionali e privati per un ammontare complessivo a livello europeo di circa 1.000 miliardi. Almeno il 50% di queste risorse può essere destinato alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente, verde e competitiva.
FONTE: La Nuova Ecologia – Network di Legambiente
AUTORE: Mauro Albrizio