Un folto gruppo di deputati di tutti gli schieramenti ha  sottoscritto un Appello del Wwf, che oggi è stato presentato alla Camera e che «chiede a gran voce che per superare l’attuale crisi di sistema si passi in Europa dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere».

Tra le adesioni il Wwf segnala quelle del presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci (PD, primo firmatario), seguito dai vicepresidenti della Commissione Massimo Di Rosa (Movimento Stelle) e Tino Jannuzzi (PD), Mirko Busto (M5S), Giuseppina Castiello (FI), Dorina Bianchi (NCD), Filiberto Zaratti (SEL), Paolo Grimaldi (Lega Nord), Oreste Pastorelli (Misto-PSI), Angelo Cera (Per l’Italia), Edomondo Cirielli (Fratelli d’Italia).

Realacci spiega così la sua adesione all’appello del Wwf: «L’Europa deve essere protagonista nella sfida del clima e orientarsi sempre più verso un’economia green, innovativa e sostenibile. Il semestre italiano di presidenza di turno del Consiglio dell’Unione è una straordinaria occasione per spingere in questa direzione. L’Italia infatti ha le carte in regola per esercitare questo ‘ruolo guida’ viste le sue tante imprese che hanno investito sulla green economy: nel nostro Paese, come evidenziato dal rapporto GreenItaly di Symbola e Unioncamere, già oggi esiste un’Italia green e innovativa che è fatta dal 22% delle imprese, grazie alla quale sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di valore aggiunto. È molto importante quindi che il semestre italiano porti al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 e all’individuazione di target ambiziosi al 2030. Per tutti questi motivi ho sottoscritto con convinzione l’appello del Wwf al Governo per una politica che dia priorità, anche a livello europeo, all’ambiente e alla conversione verso un’economia a basso tenore di carbonio»

I 69 parlamentari italiani hanno sottoscritto l’appello al Governo italiano promosso “Dal fiscal compact al wellbeing compact – puntare sulla conversione ecologica dell’Europa” che chiede all’Itali, presidente di turno dell’Ue, tre cose: 1. l’inserimento nella Strategia Europa 2020 di obiettivi ambientali espliciti per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, le emissioni di gas serra, la tutela delle acque, la biodiversità e le infrastrutture.  verdi; 2.  un’azione coordinata da parte della Unione Europea  per ottenere uno sforzo globale effettivo per rimanere ben al di sotto dell’aumento di 2°C del riscaldamento globale (in vista della COP 20 sul Clima di Lima, Perù, del dicembre 2014 e dell’auspicato accordo globale a Parigi nel 2015);
3. l’incremento dei fondi a tutela della biodiversità a cominciare da quelli destinati alla Rete Natura 2000 europea (in vista della COP 12 sula Biodiversità di PyongChang, Corea del Sud, di ottobre 2014.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia, sottolinea: «I cittadini del mondo hanno dato ieri un segnale forte, partecipando in più di un milione in 125 città del Pianeta (tra cui Roma) alla People’s Climate March. Ora la parola è ai leader che domani saranno al Summit sul Cambiamento climatico del 23 settembre, voluto dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. E’ un passaggio fondamentale in cui i leader mondiali devono dimostrare di perseguire obiettivi ambiziosi e per fare in modo che, in vista che al vertice di Parigi del 2015, ci siano impegni forti, efficaci e condivisi per tenere sotto controllo la febbre del Pianeta.  E’ per questo, che in occasione della presentazione dell’Appello dei parlamentari al Governo italiano, il WWF rilancia le richieste perché entro il 2030 la Unione Europea punti a una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% rispetto al 1990, una quota del 45% di energie rinnovabili sui consumi finali di energia e un risparmio energetico del 40% rispetto al 2005».

Le cifre date dalla Commissione Europea già nel 2011 sottolineano l’importanza dei lavori verdi e che l’ecologia è parte integrante dell’economia: sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 su clima e energia e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici

Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, aggiunge: «Il Wwf ha sviluppato un’intensa azione di relazioni in occasione del Semestre Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia,  dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri e delle Politiche Agricole e tutti hanno convenuto come sia giunta l’ora in Europa sull’importanza di una migliore integrazione tra economia ed ecologia per uscire dall’attuale crisi di sistema. E’ necessario ad avviso del Wwf   passare dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere degli esseri umani e per dare valore al capitale naturale. Bisogna creare i presupposti politico-istituzionali per un nuovo patto sociale per il bene del Pianeta. E’ quindi  necessario riconoscere nei processi nazionali di programmazione economica, il valore del capitale naturale senza il quale non vi è benessere e sviluppo per alcuna società umana e andare oltre il PIL  come indicatore per dare conto della ricchezza e del benessere di un paese, di una comunità».

 

FONTE: Green Report (www.greenreport.it)

 

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Un folto gruppo di deputati di tutti gli schieramenti ha  sottoscritto un Appello del Wwf, che oggi è stato presentato alla Camera e che «chiede a gran voce che per superare l’attuale crisi di sistema si passi in Europa dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere».

Tra le adesioni il Wwf segnala quelle del presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci (PD, primo firmatario), seguito dai vicepresidenti della Commissione Massimo Di Rosa (Movimento Stelle) e Tino Jannuzzi (PD), Mirko Busto (M5S), Giuseppina Castiello (FI), Dorina Bianchi (NCD), Filiberto Zaratti (SEL), Paolo Grimaldi (Lega Nord), Oreste Pastorelli (Misto-PSI), Angelo Cera (Per l’Italia), Edomondo Cirielli (Fratelli d’Italia).

Realacci spiega così la sua adesione all’appello del Wwf: «L’Europa deve essere protagonista nella sfida del clima e orientarsi sempre più verso un’economia green, innovativa e sostenibile. Il semestre italiano di presidenza di turno del Consiglio dell’Unione è una straordinaria occasione per spingere in questa direzione. L’Italia infatti ha le carte in regola per esercitare questo ‘ruolo guida’ viste le sue tante imprese che hanno investito sulla green economy: nel nostro Paese, come evidenziato dal rapporto GreenItaly di Symbola e Unioncamere, già oggi esiste un’Italia green e innovativa che è fatta dal 22% delle imprese, grazie alla quale sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di valore aggiunto. È molto importante quindi che il semestre italiano porti al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 e all’individuazione di target ambiziosi al 2030. Per tutti questi motivi ho sottoscritto con convinzione l’appello del Wwf al Governo per una politica che dia priorità, anche a livello europeo, all’ambiente e alla conversione verso un’economia a basso tenore di carbonio»

I 69 parlamentari italiani hanno sottoscritto l’appello al Governo italiano promosso “Dal fiscal compact al wellbeing compact – puntare sulla conversione ecologica dell’Europa” che chiede all’Itali, presidente di turno dell’Ue, tre cose: 1. l’inserimento nella Strategia Europa 2020 di obiettivi ambientali espliciti per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, le emissioni di gas serra, la tutela delle acque, la biodiversità e le infrastrutture.  verdi; 2.  un’azione coordinata da parte della Unione Europea  per ottenere uno sforzo globale effettivo per rimanere ben al di sotto dell’aumento di 2°C del riscaldamento globale (in vista della COP 20 sul Clima di Lima, Perù, del dicembre 2014 e dell’auspicato accordo globale a Parigi nel 2015);
3. l’incremento dei fondi a tutela della biodiversità a cominciare da quelli destinati alla Rete Natura 2000 europea (in vista della COP 12 sula Biodiversità di PyongChang, Corea del Sud, di ottobre 2014.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia, sottolinea: «I cittadini del mondo hanno dato ieri un segnale forte, partecipando in più di un milione in 125 città del Pianeta (tra cui Roma) alla People’s Climate March. Ora la parola è ai leader che domani saranno al Summit sul Cambiamento climatico del 23 settembre, voluto dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. E’ un passaggio fondamentale in cui i leader mondiali devono dimostrare di perseguire obiettivi ambiziosi e per fare in modo che, in vista che al vertice di Parigi del 2015, ci siano impegni forti, efficaci e condivisi per tenere sotto controllo la febbre del Pianeta.  E’ per questo, che in occasione della presentazione dell’Appello dei parlamentari al Governo italiano, il WWF rilancia le richieste perché entro il 2030 la Unione Europea punti a una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% rispetto al 1990, una quota del 45% di energie rinnovabili sui consumi finali di energia e un risparmio energetico del 40% rispetto al 2005».

Le cifre date dalla Commissione Europea già nel 2011 sottolineano l’importanza dei lavori verdi e che l’ecologia è parte integrante dell’economia: sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 su clima e energia e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici

Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, aggiunge: «Il Wwf ha sviluppato un’intensa azione di relazioni in occasione del Semestre Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia,  dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri e delle Politiche Agricole e tutti hanno convenuto come sia giunta l’ora in Europa sull’importanza di una migliore integrazione tra economia ed ecologia per uscire dall’attuale crisi di sistema. E’ necessario ad avviso del Wwf   passare dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere degli esseri umani e per dare valore al capitale naturale. Bisogna creare i presupposti politico-istituzionali per un nuovo patto sociale per il bene del Pianeta. E’ quindi  necessario riconoscere nei processi nazionali di programmazione economica, il valore del capitale naturale senza il quale non vi è benessere e sviluppo per alcuna società umana e andare oltre il PIL  come indicatore per dare conto della ricchezza e del benessere di un paese, di una comunità».

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Un folto gruppo di deputati di tutti gli schieramenti ha  sottoscritto un Appello del Wwf, che oggi è stato presentato alla Camera e che «chiede a gran voce che per superare l’attuale crisi di sistema si passi in Europa dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere».

Tra le adesioni il Wwf segnala quelle del presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci (PD, primo firmatario), seguito dai vicepresidenti della Commissione Massimo Di Rosa (Movimento Stelle) e Tino Jannuzzi (PD), Mirko Busto (M5S), Giuseppina Castiello (FI), Dorina Bianchi (NCD), Filiberto Zaratti (SEL), Paolo Grimaldi (Lega Nord), Oreste Pastorelli (Misto-PSI), Angelo Cera (Per l’Italia), Edomondo Cirielli (Fratelli d’Italia).

Realacci spiega così la sua adesione all’appello del Wwf: «L’Europa deve essere protagonista nella sfida del clima e orientarsi sempre più verso un’economia green, innovativa e sostenibile. Il semestre italiano di presidenza di turno del Consiglio dell’Unione è una straordinaria occasione per spingere in questa direzione. L’Italia infatti ha le carte in regola per esercitare questo ‘ruolo guida’ viste le sue tante imprese che hanno investito sulla green economy: nel nostro Paese, come evidenziato dal rapporto GreenItaly di Symbola e Unioncamere, già oggi esiste un’Italia green e innovativa che è fatta dal 22% delle imprese, grazie alla quale sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di valore aggiunto. È molto importante quindi che il semestre italiano porti al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 e all’individuazione di target ambiziosi al 2030. Per tutti questi motivi ho sottoscritto con convinzione l’appello del Wwf al Governo per una politica che dia priorità, anche a livello europeo, all’ambiente e alla conversione verso un’economia a basso tenore di carbonio»

I 69 parlamentari italiani hanno sottoscritto l’appello al Governo italiano promosso “Dal fiscal compact al wellbeing compact – puntare sulla conversione ecologica dell’Europa” che chiede all’Itali, presidente di turno dell’Ue, tre cose: 1. l’inserimento nella Strategia Europa 2020 di obiettivi ambientali espliciti per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, le emissioni di gas serra, la tutela delle acque, la biodiversità e le infrastrutture.  verdi; 2.  un’azione coordinata da parte della Unione Europea  per ottenere uno sforzo globale effettivo per rimanere ben al di sotto dell’aumento di 2°C del riscaldamento globale (in vista della COP 20 sul Clima di Lima, Perù, del dicembre 2014 e dell’auspicato accordo globale a Parigi nel 2015);
3. l’incremento dei fondi a tutela della biodiversità a cominciare da quelli destinati alla Rete Natura 2000 europea (in vista della COP 12 sula Biodiversità di PyongChang, Corea del Sud, di ottobre 2014.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia, sottolinea: «I cittadini del mondo hanno dato ieri un segnale forte, partecipando in più di un milione in 125 città del Pianeta (tra cui Roma) alla People’s Climate March. Ora la parola è ai leader che domani saranno al Summit sul Cambiamento climatico del 23 settembre, voluto dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. E’ un passaggio fondamentale in cui i leader mondiali devono dimostrare di perseguire obiettivi ambiziosi e per fare in modo che, in vista che al vertice di Parigi del 2015, ci siano impegni forti, efficaci e condivisi per tenere sotto controllo la febbre del Pianeta.  E’ per questo, che in occasione della presentazione dell’Appello dei parlamentari al Governo italiano, il WWF rilancia le richieste perché entro il 2030 la Unione Europea punti a una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% rispetto al 1990, una quota del 45% di energie rinnovabili sui consumi finali di energia e un risparmio energetico del 40% rispetto al 2005».

Le cifre date dalla Commissione Europea già nel 2011 sottolineano l’importanza dei lavori verdi e che l’ecologia è parte integrante dell’economia: sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 su clima e energia e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici

Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, aggiunge: «Il Wwf ha sviluppato un’intensa azione di relazioni in occasione del Semestre Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia,  dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri e delle Politiche Agricole e tutti hanno convenuto come sia giunta l’ora in Europa sull’importanza di una migliore integrazione tra economia ed ecologia per uscire dall’attuale crisi di sistema. E’ necessario ad avviso del Wwf   passare dal fiscal compact al wellbeing compact:  dall’attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere degli esseri umani e per dare valore al capitale naturale. Bisogna creare i presupposti politico-istituzionali per un nuovo patto sociale per il bene del Pianeta. E’ quindi  necessario riconoscere nei processi nazionali di programmazione economica, il valore del capitale naturale senza il quale non vi è benessere e sviluppo per alcuna società umana e andare oltre il PIL  come indicatore per dare conto della ricchezza e del benessere di un paese, di una comunità».

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