Il provvedimento enfaticamente denominato “sblocca-Italia” recentemente varato dal Governo (e contenuto nel D.L. 133/2014) reca taluni interventi specificamente destinati alle autonomie locali e regionali, che riguardano le opere incompiute, le tempistiche per l’attuazione del patto verticale, il riconoscimento di un ulteriore acconto a valere sul fondo di solidarietà comunale, l’attribuzione di novi spazi finanziari sul 2014 per il pagamento dei debiti in conto capitale al 31 dicembre 2013 e la disciplina del piano finanziario pluriennale.

In primis, come anticipato, sono interessate le opere segnalate dai comuni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2 al 15 giugno 2014 incompiute a causa del mancato concerto tra le amministrazioni nell’ambito del procedimento amministrativo.

Ancora, sono disposti ulteriori interventi per lo smaltimento dei debiti della pubblica amministrazione, facendo seguito ai numerosi provvedimenti che sono già stati adottati nel corso del 2013 (con il fondamentale intervento recato dalla L. 64/2013) e nel corso del 2014 (con la L. 89/2014), di cui i più recenti destinati a garantire esclusivamente la necessaria provvista alle amministrazioni locali interessate senza incidere, però, sulla disciplina del patto di stabilità attraverso la sterilizzazione di un contingente di pagamenti.

Per superare quest’ultima criticità, che avrebbe potuto limitare l’efficacia ed i risultati conseguiti, è stata ora introdotta una specifica esclusione di un ammontare di pagamenti in conto capitale per 200 milioni di euro nel 2014 (di cui 50 milioni destinati alle regioni) e per 100 milioni del 2015, a condizione che essi si riferiscano a debiti in conto capitale: a) certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013; b) per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il 31 dicembre 2013; c) riconosciuti alla data del 31 dicembre 2013 ovvero che presentavano i requisiti per il riconoscimento di legittimità entro la medesima data.

Sempre nella stessa prospettiva, ancora, è da segnalare la modifica alla disciplina, introdotta dalla L. 147/2013, che prevedeva la possibilità di escludere, ai fini ancora del patto di stabilità interno, un ammontare di pagamenti in conto capitale nel primo semestre del 2014.

Rivisti altresì alcuni termini per l’attuazione, nell’ambito della disciplina del patto di stabilità, dei cd. “patti di solidarietà”: così, il termine per la definizione del patto orizzontale tra le regioni è rinviato dal 30 giugno  al 15 ottobre 2014, mentre i termini per la definizione del patto verticale (con cui le regioni cedono spazi finanziari alle autonomie locali) sono rinviati al 30 settembre (dal 1° marzo, quale termine per la richiesta degli enti) ed al 15 ottobre (dal precedente 15 marzo, quale termine per l’effettuazione delle comunicazioni al Ministero da parte delle regioni).

Ancora, il provvedimento, con specifico riguardo alle amministrazioni locali, interviene nuovamente sulla procedura del riequilibrio finanziario pluriennale, già oggetto di numerose modifiche finalizzate sovente a superare le criticità emerse in sede applicativa.

Infine, è da segnalare che è prevista, entro il 20 settembre 2014, l’erogazione ai comuni, da parte del Ministero dell’interno,  di un importo, a titolo di anticipo su quanto spettante per l’anno 2014 a titolo di Fondo di solidarietà comunale pari, per ciascun comune, al 66% di quanto comunicato sull’apposito sito internet ministeriale (detratte le somme già erogate, anche in relazione al rinvio della TASI per gli enti che non avevano ancora proceduto a deliberare le aliquote, come disposto dal D.L. 88/2014).

 

 

FONTE: www.entilocali.ilsole24ore.com

AUTORE: Marco Rossi

 

 

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