L’assessore Irina Imola: “Senza sogni e strategie non si va da nessuna parte”. 2014 anno chiave per la messa in opera di numerosi servizi di e-gov ed entro il 2015 alfabetizzazione di almeno il 60% della popolazione di fascia debole

“Anche i sogni sono parte del destino di una città. Se non si sogna, se non ci si dà un minimo di strategia, una città declina stretta tra una difficile gestione dell’ordinario e la digitalizzazione dell’esistente”: con queste parole Irina Imola, assessore ai Servizi al cittadino e trasparenza e semplificazione amministrativa del Comune di Rimini, sintetizza la “vision” che la città emiliana si è data per far fronte alla sfida dell’innovazione. “L’Agenda digitale di Rimini – spiega l’assessore – pianifica gli interventi nell’ambito Ict promossi dall’amministrazione e volti a migliorare la soddisfazione ed il benessere dei cittadini nella vita quotidiana. Il piano partecipato elenca le azioni che si intraprenderanno. Le stesse sono co-progettate da gruppi tematici composti da cittadini e personale comunale con il principio della’ casa di vetro’”.

Sviluppare nuovi servizi e alfabetizzare almeno il 60% di popolazione in fascia debole entro il 2015 in linea con gli obiettivi Ue, avviare una nuova fase di alfabetizzazione massiva della popolazione, attraverso cui, acquisire competenze tali da impiegare fruttuosamente i servizi offerti dal mondo online fra i principali obiettivi del piano. “L’Amministrazione comunale desidera formare 5000 persone entro il 2016, privilegiando le categorie a rischio di esclusione sociale ad esempio anziani e persone in cerca di lavoro”, annuncia Imola al nostro sito. Il Comune di Rimini con Deliberazione di Giunta n. 358 del 31/12/2013 ha approvato il documento programmatico di indirizzo dell’Agenda digitale e ha dato avvio alle attività. L’approvazione della delibera è stato l’atto conclusivo di partecipazione al coordinamento regionale delle agende digitali locali in Emilia Romagna (Madler) e ha costituito il momento di avvio della progettazione del documento vero e proprio. Il Piano Partecipato è stato realizzato nei primi mesi dell’anno e al suo completamento hanno contribuito anche i cittadini nell’incontro pubblico di co-progettazione che si è tenuto lo scorso 8 giugno. E a seguito dell’incontro è stata rilasciata la prima versione del documento, disponibile sul sito in cui è precisato il contesto valoriale dell’agenda, le aree di interesse e la progettazione preliminare delle azioni operative.

Grande attenzione anche al tema dell’e-government o più propriamente del social-government. I servizi che sono in fase di sviluppo sono: SegnalaRimini – tu sai cosa non funziona che individua in Twitter il canale di customer satisfaction per mappare e gestire le segnalazioni georeferenziate dei cittadini; MYRimini – racconta la nostra città, che attraverso la rete sociale del Comune (Instagram, Facebook, Twitter, Flickr, Google+) punta a promuovere la narrazione della vita cittadina da parte di residenti e turisti; Dati aperti – quelli utili per determinare in maniera partecipata un set circoscritto di dati e stimolare la creazione di applicazioni-aggregazioni da parte di cittadini/aziende; CiVivo Digitale, la piattaforma unificata per la promozione e pubblicizzazione delle iniziative e dei volontari CiVivo (più di 500), la valorizzazione delle pratiche migliori, il coordinamento dei gruppi e la raccolta delle proposte (Ideario). Al progetto verrà abbinata una piattaforma di sussidiarietà collettiva che possa esprimersi attraverso donazioni economiche (crowdfunding cittadino) e di tempo; Biciamo, il progetto per incoraggiare la mobilità ciclabile su un portale tematico della rete civica prevedendo servizi  di informazione e interattivi (possibilità di comprare e vendere on-line, prenotazione BiciBus) e convenzioni; Operiamo, la mappa georeferenziata dello stato delle opere pubbliche; FabLab per le scuole, che in collaborazione con i FabLab locali proporrà sperimentazioni di offerta formativa basate sulle nuove tecnologie; GiuntaRisponde, per promuovere un rapporto bidirezionale dell’amministrazione con la cittadinanza attraverso il web. “Tali servizi si appoggeranno su quelli infrastrutturali quali lo sviluppo della nuova rete civica (web e social network), la infomobilità (app, totem touchscreen) ed il wi-fi pubblico”, annuncia l’assessore.

Per l’anno in corso in particolare si prevede la conclusione della progettazione esecutiva e la messa in opera dei servizi attivati con limitate risorse finanziarie (come ad esempio CiVivo digitale, myRimini, operiAmo, GiuntaRisponde) nonché la prima sperimentazione del processo di alfabetizzazione e formazione dei primi tutor digitali in collaborazione con il Rotary Club di Rimini.

Determinante il ruolo delle infrastrutture “senza le quali i servizi digitali non sono fruibili”, sottolinea Imola. “Il Comune di Rimini – continua – si è fatto parte attiva anche su questo versante, lottando dapprima per l’abbattimento del digital divide (oggi prossimo al 3% netto), ed ora posando in occasione di nuove opere pubbliche cavidotti funzionali alla posa di fibre ottiche, nonché dispiegando ove necessario sensoristica digitale. A tal proposito l’Ente si è altresì dotato di una copertura wireless Wimax e wi-fi”. E Agenda digitale fa anche rima con spending review: “L’innovazione Ict fa risparmiare se applicata in un contesto di reingegnerizzazione delle procedure. Agenda digitale è anche questo, ovvero un metodo in cui il Comune e i cittadini insieme possono contribuire a ristrutturare i servizi. Noi immaginiamo che sul medio lungo periodo tale reingegnerizzazione possa senza dubbio aumentare il livello di efficienza ed efficacia e conseguentemente garantire un miglior utilizzo delle risorse”.

Per mandare avanti il processo di innovazione fondamentale la formazione dei dipendenti. “Accanto alla formazione istituzionale ben presente e costante nel Comune di Rimini, si è attivata quella specifica per l’impiego degli strumenti digitali e per il proficuo utilizzo delle tante opportunità offerte dalla Rete – sottolinea ancora l’assessore -. Vi è l’intendimento di creare all’interno dell’Ente una comunità intersettoriale attraverso la quale condividere saperi e pratiche legati all’innovazione digitale.

FONTE: AgendaDigitale

AUTORE: Mila Fiordalisi

e-gov