Le spese impulsive sono pochissime, circa il 67% dei consumatori pianifica i propri acquisti alimentari prima di entrare all’interno del punto vendita, il 46% utilizza una lista dettagliata come guida e il 61% usa il web per compiere ricerche sullo shopping (fonte: Osservatorio fedeltà dell’Università di Parma). È anche per questo che dietro colossi dell’alimentare come Carrefour, Coop, Esselunga o Conad, c’è un esercito di società di marketing con plotoni di esperti che studiano scontrini medi, frequenza di acquisto e altri indicatori fondamentali.

 

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