Nel corso dell’esame parlamentare del disegno di legge di conversione del Dl 90/2014 è stato introdotto l’articolo 1-bis che incrementa il sostegno finanziario dello stato – previsto ai sensi della legge 416/81 – per consentire il prepensionamento dei giornalisti iscritti dall’Inpgi, subordinandolo all’avvio di specifici processi di ristrutturazione aziendale.

Ammessi al trattamento sono i giornalisti professionisti iscritti all’INPGI, dipendenti dalle imprese editrici di giornali quotidiani, di giornali periodici e di agenzie di stampa a diffusione nazionale, limitatamente al numero di unità ammesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, in base ad accordi recepiti presso il medesimo Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sulla base delle risorse finanziarie disponibili e per i soli casi di ristrutturazione o riorganizzazione in presenza di crisi aziendale; la pensione in oggetto può essere liquidata ai soggetti che abbiano almeno 58 anni di età e 18 anni di anzianità contributiva e che non siano già titolari di pensione diretta a carico di altro Ente previdenziale.

Il provvedimento, come detto, incrementa la misura del sostegno finanziario statale per tali trattamenti – misura attualmente pari a 20 milioni di euro annui – di circa 43 milioni di euro per il quinquennio 2014-2018 e prevede, qualora gli effetti finanziari siano superiori alle stime, la possibilità di chiedere alle aziende editrici un contributo aggiuntivo. La novità richiede, per i trattamenti di vecchiaia anticipati finanziati con tali modalità, e con esclusivo riferimento agli accordi che contemplino un numero di pensionamenti anticipati superiore a cinque, che il riconoscimento degli stessi trattamenti sia subordinato all’avvenuta presentazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data anteriore all’entrata in vigore del Dl 90/2014,di un piano di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale che comprenda – anche mediante successiva integrazione del piano già presentato – la contestuale assunzione di personale giornalistico, in possesso di competenze professionali coerenti con l’attuazione dei programmi di rilancio e sviluppo aziendale, nel rapporto minimo di un’assunzione a tempo indeterminato ogni tre pensionamenti anticipati.

Il provvedimento prevede inoltre che l’instaurazione di rapporti di lavoro dipendente, oppure in forma di collaborazione coordinata e continuativa o autonoma, o la sottoscrizione di contratti per la cessione del diritto d’autore con i giornalisti che abbiano optato per i trattamenti di vecchiaia anticipati, finanziati con tali modalità, comportino la revoca del finanziamento concesso, nei casi in cui il rapporto riguardi il medesimo gruppo editoriale interessato dall’intervento in oggetto.

FONTE: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it)

AUTORE: Nicola Colapinto

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