Imprese: il tasso di cessazioni resta in rosso
Report Istat sulla demografia delle imprese: nel 2012 nate circa 275mila imprese, mentre sono oltre 316mila quelle che hanno cessato la loro attività. E’ il quinto anno consecutivo in cui è negativo il saldo tra nascite e cessazioni.
Sono circa 275mila le imprese nate nel 2012, circa 10.700 imprese in più rispetto all’anno precedente. Il tasso di natalità si attesta al 7%. Sono invece oltre 316mila le imprese che hanno cessato la loro attività. Il tasso di mortalità totale è invariato rispetto al 2011 (8%). E’ quanto rileva l’Istat nel Report sulla demografia delle imprese. ”Per il quinto anno consecutivo il saldo tra nascite e cessazioni (tasso netto di turnover) presenta un valore negativo (-1% rispetto al -1,3 del 2011). Nel dettaglio dei comparti, le Costruzioni presentano il più elevato saldo negativo (-3,0%)”, continua l’Istat. ”Rispetto al 2011 l’ aumento della natalità ha interessato le imprese di tutti i macro-settori. Più marcato è stato l’aumento nelle Costruzioni e negli Altri Servizi (+0,4). Nell’ Industria in senso stretto e nel Commercio, invece, l’aumento della natalità è più contenuto passando, rispettivamente, dal 4,9 al 5,% e dal 6,3 al 6,5%)”, prosegue l’ Istat. ”Centro e Sud e Isole sono le ripartizioni che presentano i tassi di natalità più alti (rispettivamente 7,5% e 8,4%) mentre le regioni del Nord-ovest e del Nord-est presentano tassi di natalità inferiori alla media nazionale. Come nel 2011, anche nel 2012 continua ad aumentare la natalità delle imprese senza dipendenti, mentre diminuisce la natalità delle imprese con dipendenti. Il tasso di mortalità è in lieve diminuzione nei comparti delle Costruzioni e del Commercio (rispettivamente di -0,2 e -0,1 punti percentuali). Nell’ Industria in senso stretto e negli Altri Servizi, invece, aumenta di 0,2 punti percentuali”. ”Nel 2012 continua a ridursi la percentuale delle imprese che sopravvivono ad un anno dalla nascita. E’, infatti, in attività l’81,1% delle imprese nate nell’anno precedente; nel 2011 sopravvivevano l’ 83,1% delle imprese nate nel 2010. Nel comparto del Commercio si registra il calo più elevato del tasso di sopravvivenza ad un anno (dall’84,4% all’ 81,1%). Seguono gli Altri Servizi (dall’82,7% all’80,8%) e l’Industria in senso stretto (dall’ 88,4% all’ 86,9%). Per le Costruzioni il calo è di -0,9 punti percentuali (da 79,9% a 79%)”.
FONTE: Confcommercio