La presidenza della Regione e l’assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunicano che nel corso della Conferenza Stato-Regioni svoltasi ieri, martedì 5 agosto, a Roma, è stata sancita l’intesa tra il Governo e le Regioni e Province autonome sullo schema di decreto ministeriale per la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Nel testo adottato ieri, il Governo ha accolto l’emendamento all’articolo 3, che era stato presentato dalla Regione Valle d’Aosta, quale clausola di salvaguardia delle proprie specificità territoriali. Alla formulazione originaria del regolamento, che recita “le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano applicano il presente decreto compatibilmente con i propri statuti di autonomia e con le relative norme di attuazione”  è stata quindi aggiunta, a completamento della frase, l’importante clausola “e, per le Regioni e le Province autonome che provvedono autonomamente al finanziamento del servizio sanitario regionale esclusivamente con fondi del proprio bilancio, compatibilmente con le peculiarità demografiche e territoriali di riferimento nell’ambito della loro autonomia organizzativa”. Con tale modifica è stata quindi scongiurata l’applicazione incondizionata del nuovo modello di assistenza ospedaliera prospettata dal Ministero della salute in base alla legge n. 135, ai sensi della quale il calcolo dei posti letto disponibili per ogni Regione, effettuato in rapporto al numero di abitanti, sarebbe stato fortemente penalizzante per la Valle d’Aosta, che sarebbe in questo caso stata costretta a chiudere alcuni reparti specialistici dell’Ospedale regionale. Soddisfazione è quindi stata espressa dall’assessore Antonio Fosson, presente ieri alla Conferenza, che ha affermato “grazie all’accoglimento della nostra proposta, la sanità valdostana potrà continuare e organizzarsi secondo le proprie esigenze, pur con una nuova e ben precisa responsabilità”.

FONTE: AgenParl

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