Sono ormai numerose le città italiane dove è possibile comprare il titolo di viaggio via SMS: milioni gli acquisti già effettuati. In crescita soprattutto le soluzioni che prevedono l’addebito direttamente sul credito del cellulare

Acquistare il biglietto del bus inviando un SMS sta diventando un’abitudine per diversi cittadini italiani. Si moltiplicano infatti i servizi di Mobile Ticketing che permettono di acquistare il ticket inviando un semplice messaggio di testo ad un numero dedicato, anche pochi secondi prima di salire a bordo. Il biglietto elettronico si riceve anch’esso tramite un SMS che contiene tutte le informazioni del caso e che deve essere mostrato all’addetto in caso di controllo. L’addebito può avvenire, a seconda del servizio, su una carta di credito associata o direttamente sul credito telefonico. E questa seconda opzione sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese, grazie ai servizi lanciati dalle società di trasporto pubblico locale in collaborazione con i principali operatori telefonici. Sono ormai una quindicina le città in cui un servizio simile è già disponibile. La prima città era stata Firenze, già nel 2012, con il servizio promosso da Ataf in collaborazione con Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia e realizzato da Netsize(società del gruppo Gemalto). Dopo l’ottimo riscontro da parte dei cittadini (oltre 2 milioni di biglietti venduti alla fine del 2013), lo stesso servizio è stato implementato in altre 10 città, in collaborazione con le rispettive società di trasporto locali: Savona, Bari, Genova, Treviso, Mantova, La Spezia, Pisa, Prato, Brescia e, a inizio mese, Pistoia.

Nelle ultime settimane sono arrivati altri due nuovi annunci, questa volta di servizi realizzati da A-Tono, ma sempre in collaborazione con gli operatori telefonici: dal 9 luglio anche aVicenza è possibile usufruire del credito telefonico per acquistare il ticket elettronico. mentre dal 22 luglio a Padova il servizio, già attivo da fine 2013, sarà allargato anche ai mezzi suburbani ed extraurbani.

Servizi che piacciono agli italiani e i numeri registrati lo confermano. Sono infatti semplici, intuitivi, disponibili a chiunque abbia con sé anche il più vecchio dei cellulari e che rispondono all’esigenza forte di non dover perdere tempo a cercare, spesso invano, un rivenditore o una macchinetta per acquistare un biglietto. Tutti ingredienti fondamentali per un servizio di successo.

FONTE: Pagamenti Digitali (www.pagamentidigitali.it)

AUTORE: Ivano Asaro

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