Altro che Grande Bellezza, negli ultimi quindici anni Roma è stata vittima di una speculazione edilizia inarrestabile. Lo sostiene l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), secondo cui in Italia il consumo di suolo procede inarrestabilmente al ritmo di 8 mq al secondo. Al racconto di come il cemento stia “mangiando” Roma è dedicato questo video realizzato da Francesco Montillo e ripreso da Internazionale, che ha messo a confronto le immagini aeree di 22 zone della capitale, con immagini del 1998 e del 2013. Il volume e la densità delle costruzioni è aumentata e il verde è stato velocemente inglobato dal cemento.
“Negli ultimi anni il consumo di suolo in Italia è cresciuto ad una media di 8 metri quadrati al secondo e la serie storica dimostra che si tratta di un processo che dal 1956 non conosce battute d’arresto. Si è passati dal 2,8 per cento del 1956 al 6,9 per cento del 2010, con un incremento di 4 punti percentuali. In altre parole sono stati consumati, in media, più di 7 metri quadrati al secondo per oltre 50 anni. Il fenomeno è stato più rapido negli anni 90, periodo in cui si sono sfiorati i 10 metri quadrati al secondo”, afferma l’Ispra in un comunicato.
Ecco com’è cambiato il volto di Roma negli ultimi 15 anni: 22 zone a confronto tra il 1998 e il 2013
FONTE: Huffington Post