Sono già cinque le regioni che hanno deliberato l’accorpamento e larazionalizzazione delle Camere di commercio del territorio di riferimento. L’Unioncamere Piemonte ha deciso infatti la riduzione da 8 a 3 degli enti camerali, riorganizzando la rete territoriale su tre poli: la Camera di commercio del Nord Piemonte,  quella metropolitana di Torino e quella del Sud Piemonte. L’Emilia Romagna, invece, ha proposto di portare a 4 le 9 Camere di commercio attuali: quella della Città metropolitana di Bologna e altre tre di Area Vasta. Anche il Lazio ha deliberato di ridurre a 2 le 5 Camere esistenti, assicurando la presenza della Camera di commercio metropolitana di Roma Capitale e di una sola Camera di commercio di Area Vasta che unifichi le rimanenti strutture.
Infine, le Camere di commercio del Molise e quelle della Campania hanno avviato il percorso di razionalizzazione a livello regionale, con l’unificazione in una sola struttura delle due Camere del Molise e la riduzione in 4 circoscrizioni delle Camere campane.

“Prosegue con grande rapidità il processo di autoriforma delle Camere di commercio, diretto a una razionalizzazione e visibile riduzione delle strutture esistenti”, commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “In linea con la riforma del Governo, l’intero sistema camerale sta puntando, attraverso un percorso volontario, a recuperare efficienza salvaguardando però le specificità territoriali e avendo ben presente l’esigenza di servizi delle imprese”.

 

FONTE: Unioncamere

 

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