Lo scorso 18 luglio, la Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato sul proprio sito la relazione del Ragioniere Generale dello Stato, dott. Daniele Franco, in audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria “La fatturazione elettronica e il controllo della spesa” –

Dal 6 giugno 2014 la fattura elettronica costituisce il formato documentale obbligatorio per la regolazione dei rapporti di fornitura tra imprese e pubbliche amministrazioni centrali.

Si tratta di una innovazione destinata a incidere in maniera rilevante sui rapporti tra il mondo produttivo e la PA, ma anche sulla struttura dei sistemi contabili e sull’organizzazione complessiva della PA.

Il potenziale informativo insito nel progetto della fatturazione elettronica costituirà un supporto importante alle attività di controllo e monitoraggio dei conti pubblici.

L’estensione nel marzo del 2015 alle Regioni e agli enti locali renderà più efficiente l’intero apparato pubblico, con effetti positivi sulla qualità dei conti nazionali.

La fattura elettronica costituisce un importante tassello della strategia volta ad accelerare il pagamento dei debiti commerciali della PA e a rispettare i tempi previsti dalla normativa comunitaria.

Essa è, inoltre, uno strumento importante nel processo di revisione della spesa, offrendo informazioni dettagliate e tempestive sulle caratteristiche delle singole forniture.

L’avvio a regime della fatturazione elettronica è stato preceduto da una fase di sperimentazione della durata di sei mesi, a partire dal 6 dicembre 2013, alla quale hanno aderito alcune pubbliche amministrazioni (in particolare, il Ministero della salute ed il Ministero degli affari esteri) sulla base di accordi volontari che hanno coinvolto anche i rispettivi fornitori .

Dopo le incertezze registrate nei primi giorni di utilizzo dello strumento, le fatture sono affluite regolarmente al sistema informativo SICOGE.

Alcuni dati : dal periodo 6 giugno 2014 – 30 giugno 2014 sono state gestite dal Sistema 43.083 fatture, delle quali il 60% è stato correttamente inoltrato alle amministrazioni destinatarie, mentre il restante 40 % è rappresentato da duplicati dovuti a invii parziali soprattutto nei primissimi giorni di utilizzo del sistema; nel periodo dal 1 luglio al 14 luglio, il Sistema ha ricevuto 68.394 fatture delle quali circa il 71 % è stato correttamente inoltrato. La media giornaliera delle fatture ricevute è passato dalle 1700 circa del mese di giugno, alle 5000 circa registrate nelle prime due settimane di luglio, con un trend in costante crescita.

Anche dal lato delle imprese fornitrici l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica non è stato privo di impatti organizzativi: adeguamento dei sistemi di contabilità e di potenziamento dei sistemi informativi. Sicuramente gli oneri e gli investimenti iniziali verranno compensati da benefici in termini di efficienza di tempi di pagamento e di trasparenza della gestione pubblica.

Nella Relazione si evidenzia, inoltre, che la fattura elettronica è uno strumento volto a migliorare e facilitare la gestione del processo di spesa, che diventa più trasparente e consapevole. L’utilizzo delle informazioni elementari contenute nella fattura elettronica – descrizione dei beni e servizi, quantità, prezzi –disponibili in formato digitale, confrontabili e valutabili, rappresenta anche uno snodo fondamentale per l’applicazione dei meccanismi di analisi e revisione della spesa.

I dati contenuti nelle fatture elettroniche forniscono elementi di conoscenza fondamentali per valutare e migliorare le politiche di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni, mettendo in luce fattori come la stagionalità degli acquisti, le differenze nei livelli dei prezzi e delle quantità fra i diversi enti, le dinamiche dei prezzi e delle quantità nel tempo.

Ed in più, l’interconnessione tra il Sistema della fatturazione elettronica con le informazioni sulle categorie economiche della spesa contenute nella banca dati del Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE), che consente la registrazione telematica delle operazioni di incasso e pagamento delle amministrazioni pubbliche, sarà il passo successivo che consentirà l’individuazione delle informazioni sulla natura economica della spesa, sulla struttura dei costi delle amministrazioni, che dovranno essere sempre più misurabili e comparabili. Saranno, così, possibili confronti nel tempo e nello spazio, assimilabili all’analisi dei costi standard.

Il sistema a regime consentirà di analizzare ed elaborare le informazioni elementari presenti su ciascun fattura, fornendo elementi molto importanti per meglio orientare le politiche volte a rendere più efficiente la gestione della spesa pubblica, in particolare per il segmento di spesa per beni e servizi.

Consulta il documento: Documento Ragioneria dello Stato

FONTE: Innovatori PA

AUTORE: Donatella Imparato

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