Il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione costituisce
una piaga endemica che si è imposta all’attenzione dell’intera comunità
internazionale e, in tale sede, ha ricevuto attenzione. A tale proposito, si
ricorda la Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la
corruzione del 31 ottobre 2003, ratificata in Italia con la legge 3 agosto
2009, n. 116 e le Convenzioni del Consiglio d’Europa siglate a Strasburgo
nel 1999, ratificate con le leggi 28 giugno 2012, nn. 110 e 112.
Anche la legge 6 novembre 2012, n. 190 ( disposizioni per la prevenzione e
la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione) costituisce attuazione di atti internazionali (vedi l’art. 1,
comma 1), ossia dell’articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione
delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea
Generale dell’ONU il 31 ottobre 2003 e ratificata ai sensi della legge 3
agosto 2009, n. 116, e degli articoli 20 e 21 della Convenzione penale sulla
corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della
legge 28 giugno 2012, n. 110. In particolare, con la legge n. 190/2012 si è
provveduto ad individuare, in ambito nazionale, l’Autorità nazionale
anticorruzione e gli altri organi incaricati di svolgere, in modo coordinato,
attività di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e
dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
La legge contiene, inoltre, in aggiunta a diverse deleghe legislative,
molteplici interventi mirati a favorire l’integrità della P.A., in materia di
appalti, di attività arbitrale, di conflitto di interessi e di reati contro la
Pubblica Amministrazione, anche mediante l’individuazione di nuove
fattispecie delittuose.

 

Consulta la documentazione:

Decreto_Amministrazione_Trasparente

Piano_Triennale_Amministrazione_Trasparente

 

FONTE: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

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