Sono stati svelati, alla presenza del On. Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di Stefano Firpo, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico, i nomi dei vincitori delle 104 borse di studio, bandite da Google insieme a Unioncamere, con l’obiettivo di digitalizzare le imprese del Made in italy.

Le borse di studio, che sono parte del progetto Google “Made in Italy: Eccellenze in Digitale”, hanno il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e si inseriscono all’interno della campagna e-Skills for jobs della Commissione Europea. I 104 laureandi o neolaureati selezionati verranno ospitati per 6 mesi in 52 Camere di Commercio e avranno il compito di favorire la digitalizzazione delle PMI del territorio. Tutti i giovani riceveranno una borsa di studio di 6.000 Euro. L’elenco dei vincitori è disponibile su www.eccellenzeindigitale.it/supportosulterritorio.

Dopo un training realizzato da Google e Unioncamere, i 104 giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio loro assegnato per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy.  Le PMI interessate possono, sin da ora, seguire su www.eccellenzeindigitale.it un percorso formativo gratuito realizzato dagli imprenditori e rivolto agli imprenditori, ricco di consigli pratici per utilizzare il web come mezzo di sviluppo di business e realizzato da Google con la Fondazione Symbola, con il coordinamento scientifico del Professor Stefano Micelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Grazie a Internet, infatti, aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi[1] dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto sul fatturato delle imprese: fino al 39% del fatturato da export delle imprese di medie dimensioni che sono attive online e` realizzato grazie a Internet.

Il progetto “Made In Italy: Eccellenze in Digitale” si arricchisce, inoltre, di 48 nuove mostre, portando a 150 le exhibit presenti sulla piattaforma google.it/madeinitaly, appositamente realizzata dal Google Cultural Institute per presentare le eccellenze produttive del nostro Paese. Attraverso racconti, immagini e documenti storici, gli utenti di ogni parte del mondo possono scoprire le eccellenze del sistema agroalimentare e dell’artigianato italiano, e le tradizioni del Made in Italy. Ai prodotti più noti, come il Pomodoro di Pachino, il Radicchio Variegato di Castelfranco o il vetro di Murano si affiancano eccellenze meno conosciute come il fungo di Borgotaro, unico micete certificato in Europa, o la pietra di Cuneo, particolarmente apprezzata da Leonardo da Vinci e citata nei suoi scritti, o ancora il tessile di Prato con i cui tessuti sono stati realizzati gli abiti de “Il gladiatore” con Russel Crowe, o di Mel Gibson in “Braveheart”.

“Il nostro Paese è ricco di giovani talenti, che possono offrire un fondamentale contributo allo sviluppo di idee innovative per il settore agroalimentare. – ha dichiarato Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali– Il lavoro presentato oggi rientra in un più ampio disegno strategico per contribuire a migliorare la presenza web del mondo wine&food italiano, cogliere al meglio le opportunità dell’e-commerce e proteggere le nostre eccellenze. Avremo talenti digitali al lavoro nei territori rurali e nuove mostre virtuali sui prodotti DOP e IGP del nostro Paese. Questi strumenti possono dare un contributo importante a raggiungere l’obiettivo di far arrivare l’export del Made in Italy agroalimentare a 50 miliardi di euro nei prossimi 5 anni”.

“La lezione che, ancor più in questi ultimi anni, ci viene dal made in Italy è che se le nostre imprese scommettono sulla qualità e sulla cultura produttiva radicata nei territori, allora riescono a intercettare con successo la grande e crescente domanda di Italia che viene da ogni angolo del mondo. – sottolinea Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere – Sempre più imprese intendono sfruttare questa via dell’export, ma senza il valore aggiunto della conoscenza e del know-how digitale, soprattutto se l’azienda è di piccole dimensioni, è difficile competere sui mercati globali. Con l’iniziativa studiata insieme a Google, Unioncamere vuole pertanto contribuire a colmare il gap che ancora esiste tra le potenzialità delle nostre produzioni di qualità e loro effettiva diffusione sui mercati mondiali. Per farlo, abbiamo voluto scommettere sui giovani, migliorandone la preparazione e favorendo quindi il loro inserimento nelle nostre realtà produttive d’eccellenza: un segnale di riconoscimento al merito di ha investito negli studi e oggi ha le carte in regola per contribuire allo sviluppo del Paese”.

“Con Made in Italy: eccellenze in digitale abbiamo voluto creare un progetto di ampio respiro per valorizzare le Eccellenze Italiane e aiutare le imprese che le producono a cogliere le opportunità di business offerte da Internet. Abbiamo investito nei giovani perché siamo convinti che possano giocare un ruolo chiave nella transizione all’economia digitale – ha dichiarato Giorgia Abeltino, Responsabile Public Policy and Government Relations di Google in Italia – aiutando le piccole e medie imprese ad aumentare la propria capacità di fare export per far conoscere i prodotti del Made in Italy oltre i confini nazionali. Con questo obiettivo abbiamo arricchito, con 48 nuove mostre digitali, anche la piattaforma dedicata alle eccellenze agroalimentari e artigianali del nostro Paese per promuovere nel mondo prodotti d’eccezione, relegati spesso a mercati di nicchia.”

 

FONTE: Unioncamere

 

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