L’iniziativa prassi di riferimento dell’UNI, in collaborazione con le Associazioni “Landeres” e “Borghi Autentici d’Italia, costituisce un tempestivo supporto alle richieste di un mercato in continua evoluzione qual è lo sviluppo sostenibile degli spazi urbani, oltre che di orientamento all’attuazione della L. 10/2013 sullo sviluppo degli spazi verdi pubblici.
L’Ente Italiano di Normazione (UNI) ha pubblicato le “Linee Guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi. Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione” (UNI/PdR 8:2014)”, frutto della collaborazione con Landeres (Progetti di Resilienza Ambientale), Associazione che ha come missione lo sviluppo sostenibile dei paesaggi urbani e periurbani, intesi come sintesi tra le componenti ambientale-naturalistica, estetico-percettiva, socio-culturale, e Borghi Autentici d’Italia (BAI), Associazione indipendente che si prefigge di promuovere lo sviluppo e la valorizzazione dei piccoli e medi Comuni, comprese le loro aree rurali e le loro frazioni, con particolare riferimento a patrimoni architettonici, urbani, culturali, turistici e sociali.
Sottolineiamo che le Linee guida sono prassi di riferimento, non già norme, ovvero documenti al servizio della normazione stessa e del mercato, che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, hanno lo scopo di fornire un tempestivo supporto alle richieste di un mercato in continua evoluzione, qual è lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi, urbani e peri-urbani (parchi e giardini pubblici e privati; parchi e giardini storici; alberate stradali; verde a corredo delle infrastrutture; parcheggi alberati; percorsi ciclo-pedonali; parchi e percorsi fluviali ed aree spondali in ambito urbano; parchi divertimento; verde di pertinenza delle strutture turistico/ricettive; ecc.).
Con questa prassi di riferimento si fornisce unostrumento di orientamento della pianificazione, progettazione, realizzazione, manutenzione e produzione di materiale vegetale agli operatori del settore: dai progettisti ai manutentori; dai responsabili della pianificazione del verde nell’ambito delle amministrazioni locali ai vivaisti, ai giardinieri. Il tutto in un’ottica di sostenibilità, seguendo le tre direttrici della qualità ambientale, economica e sociale in relazione alla gestione del territorio.
Il documento, inoltre, può essere utilizzato a supporto dell’applicazione della Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, consentendo a tutti i soggetti coinvolti nella filiera della gestione del paesaggio di orientare politiche integrate di sostenibilità urbana finalizzate all’estensione e alla qualità degli spazi verdi e alla realizzazione di servizi eco-sistemici.
In questo senso, il documento si basa su tre pilastri principali:
1. rafforzare la biodiversità e la resilienza per implementare la rete ecologica e sociale su scala locale;
2. adottare buone pratiche per la progettazione, il mantenimento e la gestione degli spazi verdi e per la produzione vegetale;
3. applicare un metodo di gestione a basso input energetico, fisico ed economico.
Per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi la prassi di riferimento individua una serie di azioni specifiche tramite le quali è possibile conseguire 15 obiettivi di qualità: paesaggio, biodiversità,pianta, suolo, scarti, acqua, energia, inquinamento, nutrizione, difesa, diserbo, macchinari e attrezzi, materiali, produzione vegetale, sociale.
Inoltre, sono fornite delle indicazioni in merito alle attività di formazione da promuovere presso gli amministratori, i tecnici e gli operatori del settore.
FONTE: Regioni e Ambiente (www.regionieambiente.it)